Nord e Sud - anno XVIII - n. 134 - febbraio 1971

Bruno Lauretano A proposito del problema della cogestio11e, il :punto· di vista della scuola è risultato nitido e reciso. La vita d'una scuola si esprime su due versanti: a) un versante esterno, e a tale livello essa s'inquadra nella cornice d'una realtà che possiamo definire politica, in cui appaiono coinvolti e compartecipi il rio,ne e più in generale la città (a tale livello sorgono domande del tipo: quante scuole debbono funzionare nel quarti,ere? come far fronte al problema dei locali sco,lastici? come far fronte al problema dell'evasione scolastica?); b) un versante interno, e a tale livello1 si pongono problemi di cogestione, più che di semplice con1.partecipazione e coinvolgimento. La ca-gestione non deve divenire però il cavallo di Troia per l'irruzione nella scuola di elementi esterni. Essa è di competenza degli « addetti ai lavori» (studenti, professori, personale) e dei familiari degli allievi. In definitiva, bisogna distinguere cogestione da compartecipazione. Va an·che tenuto conto di un rischio, rap,presentato dalla progressiva tecnicizzazione dell'attività didattica, per cui non è raro il caso di insegnanti che « stentano a seguire». Quale effettiva portata può avere allora un controllo collettivo? a livello della scelta dei fini -da raggi11ngere? o a livello della scelta dei mezzi, utili per raggit1ngere tali fini? Va notato al proposito che si danno procedure didattiche, altamente tecnicizzate, che p·aiono fungi-· bili anche in contesti sociali e politici antitetici ( è il caso delil'istruzione programmata, che incontra fortl.ma sulle op1 poste rive della Russia e degli Stati Uniti). L'eventualità di una dimen·sione tecnica è un rischio che no.n va taciuto. Essa infatti non assicura la pos,sibilità di procedure asettiche, ma cela, sotto una complessa coltre ,di artifici speGialistici, un·a determinata ideologia e filoso.fìa dell'educazione. Il problema che si p·one a tale punto, ad esempio, è quello del rappo 1 rto tra istituzione programmata, e neo-capitalismo o capitalismo di Stato sovietico. Come la cogestione potrà porre rimedio a tale rischio? Una demistificazio,ne dell,e procedure in discussione non potrà venire che da coloro che posseggono 1 la capacità tecnica di valutarle competentemente. Cosa pensare, in co.nclusione, delle 01 biezioni rivolte, nel corso del dibattito televisivo, alla scuola « Marotta >>? La prima considerazione è la seguente: non si riesce per la verità a capire come si possa parlare sensatamente ,di un,a cosa che no,n si conosce o esiguamente si conosce, e in base a sommarie ricog11izio1 ni di seconda mano. Ritorna qt11 il ragionamento st1ll'uto,pia. Chi obietta nei riguardi di cosa che ignora, in realtà sta mistificando. Egli fa delle scelte a livello di mo·delli teorici. -Nel sostenere queste ,scelte, p,referisce fare il ragionamento su piano• applicativo e quindi p1 ro1p·one alternative in rapporto a questo o, a quello. Ciò però vuol dire barare a1 tavolo da· gioco. Bisogna infatti. dimostrare che questo e quello corrispondano: a quelle alternative teoriche. Un'obiezione rivolta a un modello che non tro,va riscontro nella particolare entità in esame (nel caso particolare, la scuola « Marotta ») è una truce e donchisciottesca lotta contro i mulini a vento. 40 Bibliotecaginobianco

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