Nord e Sud - anno XVIII - n. 134 - febbraio 1971

.. • Bruno Lauretano delle varie classi, competenti per intervenire e decidere in rap·po,rto a tutte le dimensioni della vita della scuola (va sottolineato che il S-enato funzio·na da tempo ed esisteva già p•rima che nascesse il movimento studentesco e che presso le scuole si costituissero comitati di studenti). Una scuola aperta mira a stimolare la libera esipressione personale dei ragazzi e quindi no1 n p,uò non essere ispirata ad una forma di pedagogia della creatività espressiva. Nel caso della scuola « Maro1 tta », si stimolano i comportamenti creativi attraverso libere composizioni figurali ( è da segnalare che i ragazzi del Seminario d'arte hanno esposto in galleria e nella sala dello spazio attivo alla Biennale di Venezia nel 1970), fluenze gestuali, interventi in dibattiti. Procedure di questo tipo, a parte la chiara portata didattica nel senso dell'attivizzazione creativa, presentano un innegabile valore liberato·rio dal punto di vista psicologico. Tale scuola vive per dir così su due versanti, che p-erò finiscono con l'essere alleati e convergenti. In quanto scuola di Stato, a livello antimeridiano, la « Marotta » segue una didattica formale (program,mi ministeriali, etc.), opportunamente ravvivata da varie tecniche e dall'impiego di una ricca e varia strumentazione. In quanto scuo]a--pilota, a livello pomeri,diano e di attività di doposcuola segue una didattica informale, fondata sulla dissoluzione cli alcune abitudini sco1 lastiche coatte, la cui validità non appare tecnicamen,te né giustificata né giustificabile: la classe quale grup,po amministrativo--di,dattico, l'aula-reclusorio, le rigide materie di st,udio, l'assegno ,dei compiti, le interrogazio 1 ni, i voti. Al po,sto di tutto questo, si danno, gruppi interclasse d'interesse; ateliers, laboratori, attività stellari, cap·aci di impegnare simultaneamente vari gruppi: la sede sco1 lastica come scenografia mobile, caratterizzata dai moduli di obiettivazione della libèra espressività degli allievi (composizioni, sculture). L'attività informale ,della scuola si è venuta realizzando a tre livelli: 1) a livello di doposcuola: è ·da segnalare al piroposito, accanto ai grup·pi di recupero e di stu-dio- sussidiario, l'attività di clubs sportivi (pallacanestro, scherma, sci, palla a mano) e di seminari culturali (arte, drammatizzazione, teatro sperimentale, redazio,ne, fisica sperimentale, studio della lin,gua inglese con il metodo sketch e con l'animazione di un docente inglese, seminario di psicologia sp,erimentale, seminario di sociologia, cineforum, brico~age, pubbliche relazio 1 ni, musica e d'anza, inchieste dibattiti e tavole ro,tonde a livello dei ragazzi; 2) a livello sperimentale: analisi ,dei residui strutturali nelle composizioni figurative, sperimentazione delle tecniche dell'istruzione pro-grammata; 3) a livello d'attività sociale e di cogestione: segreteria telefonica, Senato scolastico. Queste le caratteristiche della Scuola. Quale la realtà -del rione? Il rione Traiano di Naipoli è una specie di città-satellite abortita, rapidamente invecchiata, un ghetto dove è raccolta e stipata una popolazione di circa 60.000 persone. Si tratta in parte di ex-baraccati, di perso 1 ne comunque estirpate dall'habitat naturale e trapiantate in un rione anonimo e triste . 36 Bi~Iiotecagino~ia·nco

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