I Le molte vie alla società moderna si avvicendano al gover,no. Non a caso i progressisti giap·ponesi, quelli francesi, quelli tedeschi hanno sempre accettato almeno un punto del programma moderato e conservatore: la necessità dello Stato forte. Prima di essere un mito dell'Action Française, l'esercito era l'orgoglio del giacobino e del vecchio ufficiale bonapartista, pieno di disprezzo verso Luigi XVIII. Allo stesso modo, i progressisti tedeschi al potere hanno sempre rafforzato l'apparato : di governo, men tre gli intellettuali giapponesi dell'era Meiji, anche quando erano fo,rtemente dissidenti verso l' establishment, rimanevano tuttavia fermamente convinti che solo una formidabile e temibile organizzazione statale avreb•be evitato al loro paese l'esperienza coloniale. Scriveva già Tocqueville delle idee « stataliste » in Francia: << Asco·ltate attentamente la voce dei nostri diversi partiti e vedrete che non v'è nessuno che non le adotti. I pi(1 reputano che il governo agisca male; ma tl1tti pensano che il governo debba agire e mettere lo zampino in tutto. Anche quelli che si combattono più duramente, non mancano di trovarsi d'accordo su questo punto. L'unità, l'ubiquità, l'onnipotenza del potere sociale, l'uniformità delle sue regole, co1stituiscono i tratti salienti che caratterizzano tutti i sistemi politici che hanno visto la luce ai nostri giorni. .. ». La coalizione con·servatrice, di cui parla !vloore, può esasperare cert~ tendenze, ma non ne è la causa. In realtà, le cinque condizioni fondamentali dello sviluppo democratico - individuate dal sociologo con una precisione che non potrebbe essere maggiore - si verificano soltanto in Bibliotecaginobianco presenza di una determinata situazione di potere internazionale. Ciò non significa che quest'ultima debba considerarsi la causa ultima della democrazia e del totalitarismo - come talvolta dà l'impressione di credere G. Ritter ne Il volto de1noniaco del potere - 1na certamente e una condizione di base, senza la quale le altre cause restano inoperanti. Allo stesso modo, l'acqua, se è la conditio sine qua non è possibile fecondare un terreno, senza il lavoro e la tecnica umana non solo non rende la terra produttiva, ma può trasformarla in un acquitrino. Naturalmente se questo discorso ridimensiona i « meriti » di certi comportamenti politici (ad esempio i socialdemocratici tedeschi, che consegnarono a Hitler uno Stato ormai riordinato ed efficiente, non erano « peggiori » dei laburisti inglesi), non ne pareggia tuttavia gli effetti: quale che sia la condizione oggettiva eh.e ha potenziato il liberalismo, e la democrazia in Gran Bretagna - come pt1re in Scandinavia, in Svizzera etc. - chi non preferisce al regime p·russiano il tranquillo benessere di un paese in cui siamo sicuri che, « alle sette di mattina, chi bussa alla porta è il lattaio? ». Il problema è un altro: è quello di creare t1n contesto di potere internazionale in cui venga realizzato il progetto kantiano della pace perpetua. Allora non ci saranno, più fortezze che, fornite di diverse chances strategiche, daranno luogo qui all'oppressione, lì alla libertà, ma un solo diritto, un solo governo, una sola legge. Si tratta, forse, di un futuro lontanissimo di secoli e di 127
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