,I .., . Le niolte vie alla società n1oder11a conquistatori stranieri, gli inglesi non si tro,vavano in India per realizzarvi L1na rivoluzione industriale. Essi non erano gente da tassare le camp,agne al modo giap·ponese o sovietico. Periciò sotto l'o,mbrello protettivo della giustizia inglese, la proprietà terriera parassitaria divenne in In.dia peggiore ancora che in Giappone » (p. 398). Gli immediati effetti della conquista inglese furono quelli di provocare tra i contadini una scarsità crescente di terra e l'emergere di una piccola classe di proprietari terrieri enormemente ricchi e indolenti. Gli Inglesi speravano che questi ultimi si sareb·bero trasformati in membri di una nuova gentry indiana, ma le aspettative an,darono affatto deluse. Ed altrove, nelle città, le classi mercantili, come s'è accennato, rimasero sem•pre ostili alla colonizzazio,ne britannica. « I mercanti indiani avvertivano che la libertà di commercio soffocava le possibilità di svi'1up1 po dell'economia del proprio paese. Per molto tempo essi cercarono protezione, sussidi e la possibilità di ottenere in qualche modo un controllo monopolistico del mercato indiano. Di qui derivò una frattura fra le élites rurali indiane, che dopo il 1857 erano state le principali beneficiarie del dominio inglese, e le classi mercantili, cl1e si sentivano invece paralizzate dai rapporti con l'Inghilterra» (p. 417). Il nazionalismo di Gandhi servì per l'elaborazione di un compromesso tra le varie forze politicl1e interessate -all'indipendenza; ma, sostanzialmente ispirato all'ideologia romantica dei contadini e degli artigiani del villaggiv, non diede alcuna indicazione per una strategia Bibliotecaginobianco della modernizzazione della società indiana. Ancora una volta, il ruolo delle campagne doveva rivelarsi determinante. « La configurazione dei rap-- porti di classe durante la dominazione inglese e il carattere dei leader s nazionalisti impressero al movimento un indirizzo quietista che contribuì a soffocare quel tanto di tendenze rivoluzionarie che esistevano tra i contadini. Nel produrre questo risultato ebbero la loro importanza an·che altri fattori, in particolare il fatto che gli stra ti inferiori della classe contadina erano 1 divisi secondo linee di casta e di lingua al loro interno e legati da norme tradizionali e da pezzetti di proprietà all'ordine esistente» (p. 425). E tuttavia, non ·si stanca di ripetere Moore, la trasformazione della società indiana passa attraverso la rivoluzione dei rapporti rurali. « La democrazia di villaggio fa parte della nostalgia romantica di tipo gandhiano e non ha nessun rapporto con le condizioni moderne. Il villaggio indiano premoderno ebbe probabilmente i caratteri tanto di una piccola repubblica autonoma quanto di una piccola tirannia, il villaggio moderno li possiede certamente entrambi. Demoeratizzare i villaggi senza mutare i rapporti di proprie .. tà è semplicemente assurdo » (p. 443). Quali sono in definitiva le ragioni della stagnazione dell'economia indiana? si chiede il sociologo americano, a mo' di bilancio. « La causa più prossima sembra essere abbastanza chiara: il relativo fallimento dell'economia di mercato, che non ha saputo penetrare in profondità nelle campagne e porre i contadini 121
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