6 Lettere al Direttore tuttavia ricordare a mia volta ad Ariotti che Lafont,· benché esponga in forma molto vivace e suggestiva le proprie tesi (peraltro·, è bene non dimenticarlo, fortemente e gi,ustamente condizionate dalla situazione e dai problemi politico-istituzionali della Francia) non manca qua e là di gettare un po·' di acqua su trop·po accesi «entusiasmi» che potrebbero nascere dalla lettura delle pagine del libro. Come quando,, ad esempio, invita a rifiutare di considerare il federalismo come una panacea dei mali di cui soffrono le regioni francesi ed a guardarsi dal cadere « dans l'illusion institutionnaliste ». E so1 ggiunge: « Nous voyons bien que le fédéralisme américain n'a pas été une protection contre une centralisation aussi efficace que la centralisation administrative, et plus tyrannique qu' elle: celle qui met le pouvoir réel entre les mains des puissances financières. Nous ne saurions dire qu'il n'est pas de meme dans la République fédérale allemande et que l'autonomie sicilienne ait arraché le peuple de Sicìle à ses maztres. Par là nous partageons la méfiance de la gauche françazse ... » (pagg. 13-14). ALFREDO TESTI 110 Bib_iiotecaginobianco
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