• LETTERE AL DIRETTORE Da Reggio a Montecatini Signor Direttore, nell'articolo « Da Reggio a Montecatini» pubblicato nel 11. 192 di « Nord e Sud » appaiono delle considerazioni che sollevano la 1nia viva sorpresa. La sacrosanta affermazione 11er cui « la vera unità del continente, ostacolata dei centralismi 11azio11ali, sarebbe più facilmente raggiungibile dall'articolazione delle forze regionali» vien,e giudicata sbrigativamente « risibile » oppure - con più contorta analisi - una subdola manovra ai danni del Mezzogiorno. La 1nia sorpresa deriva dal fatto che proprio la Sua rivista da anni va sostenendo congiuntamente la battaglia per le Regioni e quella per l'unità europea come due 1nomenti di un'unica strategia federalista volta a svuotare gli Stati nazionali per dare un valido assetto istituzionale al nostro contitente. La tesi maltrattata dal Testi trova - ad ese1npio - un indiretto ma felice conforto nell'articolo del Fiorelli ospitato nel medesin10 fascicolo. Sarebbe assurdo - illustre direttore - che pretendessi di ricordare proprio a Lei i motivi per cui l'istituzione delle Regioni pone in essere una dinamica politica favorevole alla formazione dell'Europa Federata e precostituisce la base istituzionale per quella « Federazione delle Regioni europee» che rappresenta la più efficace riposta de1nocratica all'Europa delle Patrie, tanto cara al defunto De Gaulle; mi limito pertanto a segnalarle la sorprendente « smagliatura» emersa nella costante linea federalista di « Nord e Sud». Mi permetta invece di segnalare l'entusiasmante saggio La révolution régionaliste di Robert Lafont a tutti coloro che avessero ancora qualche dubbio in proposito. Roberto Ariotti Ariotti si soffermai, per criticarlo, su di un solo passo del mio articolo. Devo· quindi ritenere che egli ne condivida l'impostazione co·mplessiva. Nell'articolo in questione, in particolare, ho sostenuto una tesi di fondo - che del resto ho1 già altre volte espresso anche sulle pagine di questa rivista - secondo la quale « ogni discorso sui rapporti tra Stato e Regioni nella politica di piano deve muovere ed essere in ogni momento vincolato dalla co,nstatazione della struttura dualistica dell'economia italiana, della spaccatura verticale esistente tra il Nord e il Sud del nostro paese: e quindi dall'esi108 Bi_bl iòtecaginobianeo . .
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