Nord e Sud - anno XVIII - n. 134 - febbraio 1971

Un potere povero di idee tura, la riforma agraria e per la presidenza del gover110 del '56. La debolezza della sinistra dc, è stato scritto in uno studio dedicato alla politica di questo gruppo all'inter110 del partito «dominante», e che « alcuni u.omini politici se ne f arino portare sulla cresta dell'onda per poi tentare un gioco personale », e questo vale i11dubbiamente per i primi due uomini politici menzionati, mentre per Segni, se l'inchiesta parlamentare lìa deciso l'esclusione di ogni implicazione nelle trame di De Lorenzo, pL1r tuttavia proprio da quella inchiesta è emersa la sostanziale debolezza della Presidenza. L'insicurezza veniva accentuata dal co11tinuo modificarsi della dislocazione degli uomini politici dc all'interno del partito, in relazione alle lotte interne: Fanfani, ad esempio, uomo di sinistra finché rimane nello stato maggiore dossettiano, passa al centro nel periodo '51-'58, si riporta alla sinjstra tra il '58 e il '60, quando perde la segreteria del partito, ripassa al centro quando Moro, che si era proposto come uomo di mediazione con la gestione immobilistica del suo governo nella scorsa legislatura, passa a sinistra proponendo la « strategia dell'attenzione » verso il PCI, su cL1itrova l'accordo con la sinistra del partito. La collocazione a destra, al centro e a sinistra non ha rappresentato all'interno della DC tanto una di,,ersificazione sui contenuti quanto una dimensione strumentale 11el quadro della lotta tra le correnti. La sinistra dc della corrente di Base, che ha mostrato più coerenza nel mantenere una linea, si è tro,,ata di volta in volta ad avere come alleati uomini e correnti le più disparate. Questa era una conseguenza diretta della tendenza, costante nella sinistra di Base, e lo notavano già nel '62 Galli e Faccl1.i, ad impostare tt1tta la propria azione sugli schieramenti piuttosto che sui contenuti. È stato questo il suo limite obiettivo: « allargare l'area democratica », acquisire « nuovi consensi allo Stato democratico » (l'ingresso del PSI nell'area di governo) ed infine la proposta di .un « patto costitiLzionale » con il PCI, dimostrano l'assoluta preminenza dei fatti di schieramento considerati di per sé solutori d; problemi. Ma la stessa ultima proposta, nella motivazione che ne ha dato De Mita, rileva l'inefficacia di questo metodo. Il centro sinistra sarebbe fallito, secondo De Mita, oltre che per responsabilità della DC, per ·responsabilità del PSI, che « non è riuscito a rappresentare il mondo democratico marxista ai fini di quella 9 Bibiiotecaginobianco

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