Industria e agricoltura nella proble1natica regionale per quanto riguarda imprese anche coo·perative di trasformazione dei prodotti agricoli. Gli Enti di Sviluppo potrebbero e do,vrebbero configurarsi come agenzie o,perative della Regione nella sfera di talune sue competenze agricole. Questi sono schemi appena abbozzati e devono essere riempiti di adeguati contenuti; ma intanto è importante constatare, e possiamo farlo fin d'ora, che questi schemi ci riconducono comunque al discorso che è stato impostato dal Progetto '80 sulla promozione della moderna industria agricolo-alimentare. Come abbiamo detto, infatti, e come bisogna dire con molta forza, solo fino ad un certo punto la spinta alla modernizzazione dell'agricoltura può venir dal basso, dall'agricoltura stessa; dev'essere a11che, e per certi aspetti ,dev'essere soprattutto, una spinta dall'alto, una spinta cui possono •sensibilmente contribuire le forze industriali cl1e penetrano nelle campagne. A certe con1dizioni, naturalmente; e queste condizioni devono essere predisposte dalla politica ·di piano ed in particolare da una contrattazione pro1grammata a livello di CIPE che impegni nel Mezzogiorno le imprese 1 neo-capitalistiche; che scongiuri quel pericolo di neo-colonialismo, di soggezione neo-colonialistica ,del Mezzogiorno, di cui dicevo; che organizzi la penetrazione industriale nella realtà agricola e favorisca quin 1di la trasformazione industriale ,dell'agricoltura. In questo quadro si colloca anche l'impegno di iniziativa, promozione e coordinamento che l'IRI sembra voler assumere nel settore dell'industria agricolo-alimentare attraverso la SME, entrata in questo settore con la Surgela e con l'acquisizione di partecipazioni alla Motta, all'Alemagna e alla ·Cirio. La SME è entrata anche nel giro della grande distribuzione con i suoi primi supermercati. Ma è presto, troppo presto per dare un giudizio sui risultati ,di questi interventi delle Partecipazioni Statali nel settore agricolo-alimentare; anzi, ho l'impressione che questi primi interventi siano diretti soltanto a creare le premesse di ulteriori interventi che ancora rion ,sono intravisti con grande preci- . s1one. È certo però che questi interventi e queste premesse di interventi costituiscono, a mio giudizio, buoni punti di riferimento per portare avanti il •discorso abbozzato nel ·progetto '80. Questo, purché naturalmente si eviti che tali interventi portino ad un'industrializzazio·ne a senso unico. Il rita1:1do, gravissimo nel Mez·zogiorno e grave anche in altre Regioni del nostro paese, centro-settentrionali, il ritardo che l'agricoltura accusa nei confronti dell'industria di trasformazione ·dei prodotti agricoli, ri105 Bibiiotecaginobianco
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