Nord e Sud - anno XVIII - n. 133 - gennaio 1971

Ospedali in Campania Aurunca e Capua-Santa Maria Vetere (da realizzare, quest'ultimo, in una località intermedia tra i due centri). Caserta, infine, sarà sede dell'ospedale generale regionale. Salerno. Sono previste venti Unità Sanitarie locali con una popolazione media per ognuna di 50.000 abitanti ed una rete ospedaliera di base di dieci complessi di zona a Pagani, Cava, Oliveto Citra che sono già finanziati; a Scafati dove vi è la disponibilità di un edificio concesso per donazione; a Sarno che è da completare; a Roccadaspide e Sapri in fase di ultimazione; ad Agropoli, Amalfi e Mercato San Severino che dovranno essere costruiti ex novo. Sono previsti, inoltre, cinque ospedali provinciali ad Eboli, Nocera, Vallo della Lucania, Polla Sant'Arsenio e l'attuale « G. da Procida », specializzato per le malattie dell'apparato respiratorio. A Salerno, infine, l'ospedale regionale. Le proposte per Napoli. Il discorso per Napoli diventa più complesso. Il Piano ha previsto una serie di interventi, ma le resistenze politiche sono state notevoli. Il gioco degli interessi ha avvelenato la polemica e giova ricordare che in sede di Comitato si è avuto più di uno scontro. Il prof. Gava ha accusato di « tecnicismo » il CRPO rivendicando una pretesa priorità del momento politico su quello tecnico, ma in realtà è il Comitato l'organo abilitato alle scelte. I toni della polemica ora sono appena sfumati, ma il conflitto di fondo non è stato mai risolto, anche se il Piano è passato. Per i comuni della Provincia la strategia di intervento proposta prevede una serie di ospedali con competenze zonali e provinciali, in luogo di una costellazione di piccoli centri sanitari giudicati antieconomici e poco funzionali. In concreto si propone il potenziamento degli ospedali di Torre Annunziata, Torre del Greco e Nola e l'istituzione di ospedali provinciali nelle circoscrizioni di Pozzuoli, Marano-Giugliano, Frattamaggiore, Afragola, S. Anastasia, Pomigliano e Portici. Funzione zonale dovrebbero avere gli ospedali di Sorrento e di Ischia che hanno giurisdizione anche su Capri e Procida. Il criterio seguito per Napoli è quello di una sostanziale ristrutturazione delle risorse esistenti, allo scopo di drenare il processo di congestione delle città. Le proposte possono essere così sintetizzate: 1) trasferimento dell'attuale Loreto-Crispi al nuovo edificio di Fuorigrotta (250 posti) il quale potrebbe anche assumersi il « carico » degli Incurabili nel caso si potesse portarne la disponibilità a 500 postiletto; 2) parziale trasferimento di una quota dei posti-letto dei Pelle97 BibliotecçiGino Bianco

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