• Carlo Franco· napoletana. Il servizio sanitario viene gestito cqn criteri assolutamente paternalistici ed è ancora dominato dal criterio medioevale dell'assisten• za come fatto caritativo non come dovere sociale. Le scelte edilizie, in questo settore fondamentale, cedono alla logica corrotta dell'interesse « particolare ». L'esempio più significativo- è · la decisione di costruire il Policlinico ad immagine e so-miglianza di una mastodontica casa di cura privata do,,e, marginalmente, si potrà anche studiare e fare ricerca; e di costruirlo, per giunta, al Rio-ne Alto, dove, per la presenza del Card·arelli che è il più ·grande centro ospedaliero del Mezzogiorno, esiste già una saturazione di posti-letto. Sarebbe stata molto più razio,nale una scelta proiettata verso l'interno della Regione oppure, meglio ancora, una Facoltà di medicina inserita. in una autentica e funzionale città universitaria. Ma molto spesso la logica non si sposa a'lla « convenienza » e se ne fa disinvoltamente a meno. E così si costruisce il Policlinico•, per giunta - come vedremo - con parte dei soldi destinati al piano ospedaliero regionale, nell'unica zona dove non andava costruito. E così si « inventano » letteralmente divisioni sanitarie inutili per favorire o consolidare situazioni di potere. Assistenza squalificata e spreco di denaro. La lu11ga p·remessa era necessaria per inquadrare il problema ospedaliero campano nella sua giusta dimensione. L'assistenza fornita è tra le più squalificate e per giunta « costa » moltis?imo, perché lo spreco di denaro è notevo 1 le; l'inefficienza e l'arretratezza dei servizi hanno toccato limiti intollerabili per un paese civile. In questo quadro ambientale, quindi, nessuna sorpresa se la piccola Maria Citarella muore al termine di una allucinante gimkana da un ospedale ad un altro; ed ancora nessuna sorpresa se per un marittimo - è cronaca di poche settimane addietro - non si trova un letto -di emergenza in uno dei più grandi ospedali cittadini. Dopo l'ultimo significativo episodio è stato proposto di istituire p,resso il benemerito « 113 » un elenco· dei posti liberi nei vari osped·ali per i ricoverati di urgenza : è una buona ini-- ziativa, ma non è così che si risolve la crisi. Bisogna andare all'origine del male ed intervenire con provvedimenti di fondo. Il primo obiettivo deve essere la formazione di una coscienza sanitaria· che in Campania non esiste; poi intervenire sulle strutture, potenziandole dove ci sono e creandole dove non ci sono. Nella situazione attuale - così disse alcuni mesi fa in una relazione il medico provinciale - gli anziani sono abbandonati e i bambini crescono indifesi ed esposti ad insidie mortali. Le statistiche della mortalità infantile rivelano una situazione di 90 Bibliotecagino 1CO I \ I I
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