Nord e Sud - anno XVIII - n. 133 - gennaio 1971

Vittorio Barbati finanziarie e tecniche ingenti e che, del pari, preme ·per l'impostazione e l'attuazio,ne di programmi sovranazio-nali. Bisogna aggiungere che, sebbene si tratti di un'attività legata essenzialmente ad importanti ricerche applicate, è presumibile che ad essa potrà essere confe~ito - anche in modo oggi imprevedibile - un notevole apporto dalle più avanzate attività di ricerca pura. E questo è un altro fattore che fa porre ancora l'accento sulla necessità di predisporre validi meccanismi di collegamento. · Un'altra industria di propulsione è notoriamente l'industria chimica, che, negli ultimi decenni, ha conosciuto, nei paesi industrializzati, un elevato saggio di crescita. La caratteristica fon-damentale di questa industria, come pure è ben noto, è data dalla sua capacità di introdurre in continuazio-ne, nei processi produttivi, nuovi prodotti, che, spesso in sostituzio.ne di quelli tradizio-nali, vengono utilizzati da altre attività produttive (industrie manifatturiere, agricoltura, edilizia, eccetera). Nel nostro paese, lo sviluppo di questa industria, pur essendo stato notevo1e, ha presentato e presenta un certo squilibrio strutturale. Esso, infatti, si è concretato soprattutto in iniziative di grande rilevanza nel settore chimico « secondario » ( che utilizza, trasformand~li, numerosi prodotti del settore primario). Appare quindi indispensabile, per realizzare un sufficiente equilibrio, puntare su un più accelerato 1 sviluppo ,del settore « secondario ». Naturalmente, garantendo la continuazione dell'aftuale « dinamismo » del settore « primario ». E qui il problema investe due ordini di fattori importanti ed interdipendenti: le dimensioni aziendali e le attività di ricerca. Il maggiore sviluppo del settore primario, infatti, è derivato soprattutto dalle maggiori dimensioni delle azien-de che in esso- operano, e quindi dalla capacità di tali aziende di condurre adeguate ricerche e di operare in un regime competitivo inte~azionale, qual'è quello in cui esse sono ormai inserite .. Le aziende -del settore secondario, invece, per le loro dimensioni minori, conseguenti in parte anche alla loro più accentuata specializzazione, no-n hanno potuto, almeno in molti casi, procedere con la stessa speditezza sia nelle attività •di ricerca che nelle attività di riorganizzazione e di modernizzazione. Anche perché, spesso, è stato carente, sia sul piano finanziario che sul piano della ricerca, il sostegno 1 pubblico. Tuttavia, ad entrarnbe si può attribuire una fondamentale funzione coordinatrice. C'è da aggiungere che fra di esse si palesano crescenti collegamenti, per alcuni materiali speciali, per generatori di energia di dimensioni ridotte, eccetera. 80 B_ibliotecagino 1 1co

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