Argomenti considerando che, per i programmi più impegnativi anche del settore civile (per quelli militari, il discorso è diverso), il rico1 rso al finanziamento pubblico, so·prattutto per le fasi di ricerca, tende necessariamente a divenire sempre più massiccio. D'altra parte, si tratta di un'industria che costituisce una delle principali « punte di lancia » del progresso. Rinunciare al suo sviluppo significa praticamente accettare, nei confronti delle nazioni più avanzate, una vera e propria condizione di sudditanza, o addirittura di schiaviti1, scientific(?-tecnologica. E se si considera che oggi - a parte alcune brillanti iniziative britanniche e francesi nel campo militare ed in quello civile, e svedesi nel campo militare, ed a parte qualche programma sovranazionale impegnativo ma limitato - l'Europa si trova già sopravanzata dalle uniche due potenze, gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica, che sono in grado di sviluppare una gamma completa di produzio·ni aerospaziali, bisogna ammettere che questa condizione di sudditanza può assumere anche contenuti politici inquietanti, e che l'unico mo·do per scongiurarla può essere trovato nell'unione delle forze, ossia in una politica aerospaziale « europea >>. Nel quadro della politica dell'energia, l'industria nucleare riveste una sempre maggiore i1nportanza, per la necessità di ricorrere, di fronte all'inarrestabile accrescimento del fabbisogno ed alla difficoltà di incrementare lo sfruttamento delle fonti di energia tradizionali, a nuove fonti di energia primaria 3 • E presenta anche caratteristiche particolari, che, ancora una volta, pongono in risalto la necessità di realizzare efficaci collegamenti fra le varie attività di ricerca e di promozione. Si tratta di un'industria che non può essere concepita in senso tradizionale, ossia come un complesso di attività produttive omogenee, non solo per quanto riguarda il suo specifico settore di applicazione, ma anche per le sue caratteristiche strutturali: è infatti basata su centri di ricerca e di progettazione, per conto dei quali, per la produzione e la fornitura delle varie parti degli impianti, operano imprese specializzate nei settori della metallurgia, della chimica, -della meccanica, eccetera. Siamo quindi in presenza di un'altra industria « di coordinamento ~>, come quella aerospaziale 4 , che richiede anch'essa l'impiego di risorse 3 Secondo una nota teoria, il. fabbisogno di· energia si raddoppia ogni dieci anni, e in alcu·ni casi di accelerato sviluppo, può raggiungere un ritmo anche superiore. È evidente quindi l'imponenza .dei problemi che sorgono, considerando che lo sviluppo di nuovi impianti idroelettrici e termoelettrici incontra crescenti limitazioni. 4 I problemi e le strutture delle due industrie sono, ovviamente, molto diversi. 79 · Bib totecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==