Nord e Sud - anno XVIII - n. 133 - gennaio 1971

Antonino de Arcangelis pegno· lavorativo, spesso· in posizione assisa, -d~termina grosse difficoltà digestive che facilitano l'instaurarsi di disturbi a carico del fegato, dello stomaco e dell'intestino. Se a ciò si unisce poi la tendenza ad ingerire razioni in quantità eccessiva, viene a determinarsi anche una sofferenza degli organi soprastanti lo stomaco (apparato• respiratorio e cardiaco) che devono subire, sp,ecie quando l'individuo è seduto, una compressione anomala dal basso in alto. Ci sembra evidente come simili condotte quotidiane finiscano per determinare sofferenza in organi ed apparati cl1e pro 1 prio la co,ndizione di lavoro dovrebbe trovare in p-erfetta efficienza. Sarà il caso di precisare che l'ingestione di un pasto in ambiente di 'lavoro rap1 presenta sì, il risp·etto di una consuetudine ~itmica -alimentare, ma costituisce in realtà l'occasione per coprire tardivamente il fabbisogno· energetico mattutino (al quale spesso no·n si pro,vvede per la diffusa abitudine, già ricordata, di non consumare una congrua prima colazione), ed è sempre il mezzo per somministrare quelle energie biochimiche necessarie alla ripresa dell'attività lavorativa. Ma quanti dei respo·nsabili •delle innumerevoli mense .aziendali istituite nell'industria italiana, sono consapevoli di questi problemi, e quanti imprenditori italiani riflettono seriamente sulle possibilità che oggi il progresso consente per intervenire razionalmente sul processo di rifornimento energetico da parte di una mano d'opera che essi utilizzano o·gni giorno? Con la razionalizzazione del pasto, è possibile rispettare la consuetudine ritmica alimentare caratterizzandola qualitativamente seco,ndo le esigenze dei soggetti e secondo canoni che eviteranno i danni oggi pro1 vocati dalla irrazionalità di quella consuetudine. Oltre al ricorso a personale competente, occorrerà valutare attentamente l'elemento umano che della mensa dovrà fruire. Sarebbe dunque preferibile ·porre il problen1a a livello decisionale prima ancora di iniziare la selezione· delle maestranze, in maniera da integrare l'abituale profilo di valutazione con elementi_ che consentano la definizione dello stato nutritivo e delle abitudini alimentari dei candidati. Questi ri1 lievi e tutti gli altri che potranno essere effettuati successivamente sui dipendenti aiuteranno a controllare periodicamente il profilo nutritivo delle maestranze e, di conseguenza, la dinamica del provvedimento dietologico. Particolare interesse avrà la decisione relativa all'istituzione di una mensa a gestione diretta o-d in appalto, in quanto diversi dovranno essere gli indirizzi alimentari, onde premunirsi da ogni inconveniente che il diverso tipo di gestione può determinare. Sarebbe p·oi estremamente o.p•portuno fissare i prezzi di costo al 72

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