Nord e Sud - anno XVIII - n. 133 - gennaio 1971

I Editoriale Si tratti di socialdemocratici, oggi militanti nel PSU, o di socialisti, oggi militanti nel PSI, non si può dimenticare che, all'indomani delle elezioni politiche del 19 n,z,aggio 1968, a mettere in crisi la 1naggioranza di centro-sinistra ed a determinare un diffuso senso di sfiducia nelle capacità di questa 1naggioranza ad ottemperare al mandato conferitole degli elettori, fu la trovata masochistica del « disimpegno » socialista Ne furono responsabili sia i tanassiani, oggi socialden1ocratici, che i den1artiniani, oggi ala sinistra della « nuova maggioranza » socialista. E se un grave errore può essere addebitato a Saragat, non si tratta degli errori, o delle colpe, che solitamente gli vanno addebitand·o socialisti e sinistre democristane, ma proprio del « disimpegno » che Saragat avrebbe approvato (a quanto allora si disse), se non addirittitra escogitato. Perché il « disimpegno» scatenò nell'ambiente socialista forze centrifztghe che poi non è stato più possibile controllare; e ne è derivata la sciagurata scissione del 1969 e l'instabilità politica che caratterizza qùesta legislatura repitbblicana. · . I responsabili socialdemocratici e socialisti del « disimpegno » so110 quindi i responsabili di una crisi che rischia di degenerare da crisi politica in crisi istititzionale. E mentre gli uni cercano di addebitare agli altri le colpe più gravi, e viceversa, va pur sempre ricordato, da ch,i non appartiene agli uni e non appartiene agli altri, che le colpe più gravi, per quanto rigitarda l'origine della crisi, sono così socialdemocratiche come socialiste, dal momerzto che la trovata del « disin1pegno » raccolse pieni consensi, .all'interno del partito· unificato, così sul versante di Tanassi come sul versante di De Martino. In un momento grave e difficile, come occasione di riparare ai danni provocati dal « disimpegno » prima e dalla scissione poi, sono qitindi venuti i risultati delle elezioni regionali ed amniinistrative del 7 giug1io 1970. C'era110, però, due interpretazioni possibili del voto espresso dal paese quando è stato chiamato a giudicare degli eventi segititi al « disimpegno » ed c_illascissione: l'interpretazione· in base alla quale quel voto aveva voluto esprimere un'indicqzione relativa alla stabilità del gover110, e quindi relativa alla coesione della maggioranza di centro-sinistra, come la sola niaggioran,za capace di gararitire la stabilità; e l'interpretazione 3 i bliotecag inobianco

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