I LE IDEE DEL TEMPO La speranza nella provetta Il problema della natura dell'uomo è stato certan1ente uno dei più gravi fra quelli affrontati dalla filosofia politica: perché le diverse idee intorno alla natura dell'uomo costituiscono sempre il presupposto di partenza di qualu11que pensiero politico, il quale finisce col trovare la sua maggiore o miriore validità nella maggiore o minore correttezza del presupposto iniziale. Ne sono esempi classici due pensatori che p·ossono agevolmente essere collocati fra gli iniziatori della moderna· scienza politica, e cioè lo Hobbes dell'homo homini lupus e il Ro·u~seau dell'uomo « buono per natura», i quali partendo da due presupposti (che restano tuttavia largamente indimostrati e che sono stati fonti di grossissimi equivoci) radicalmente diversi, giun.gev.ano, come è noto, a indicare due soluzioni politiche del tutto opposte, soluzioni definitivamente condizionate appunto dalle loro idee sulle tendenze originarie dell'µ.omo. A sentire certe voci del nostro tempo, sembra che, a seguito dell'all'argamento degli orizzonti della biologia, una simile questione non avrà in futuro nessuna ragione di esistere, in quanto il problema d'elle caratteristiche essenziali della natura umana verrà radicalmente risolto dall'uomo stesso, intervenendo sui processi psichici e modificandoli a suo piacimen.to. Ha infatti scritto di recente uno dei più rudi polemisti della « nuova sinistra», Luciano Della Mea, che sull'esito vittorioso della lolta contro « l'egoismo, l'individualismo, il soggettivismo », « il dubbio è lecito, anzi necessario », « a meno che, s'intende, non abbia ragione Cesare Musatti il quale, rifacendosi a Freud, ha scritto che 'verrà il tempo in cui sarà possibile tradurre i processi psichici in termini organici, e si po-trà anche intervenire fisicamente ' modificando in tal modo l'uomo ». Di fronte a certe conclusioni, la cosa forse più difficile sta nel non limitarsi a opporre ad essa due famosi versi di La Fontaine, il quale diceva che « quand l'absurde est outré, l'on lui fait trop d''honneur / de vouloir par raiso·n combattre son erreur », lasciando così cadere definitivamente un discorso che, a prima vista, non sembrerebbe per nulla prestarsi a u·n commento di un certo respiro. Tuttavia basta un breve momento di rifiessione per rendersi conto che dietro queste 41 -Bibl-1.otecaginobianco
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