Nord e Sud - anno XVIII - n. 133 - gennaio 1971

Progetti per la programmazione settoriali e piani di coordinamento degli interventi pubblici di ordine territoriale 1 • 3) Progetti di significato regionale e nazionale che investono più pienamente i poteri attivi regionali ma che sono tuttavia condizionati in alcune funzioni dirette o collaterali da quelli statali. 4) Progetti di preminente significato regionale e non, richiedenti,. o richiedenti in misura non rilevante, l'esercizio di poteri attivi statali. Come vengano individuate le dimensioni dei progetti, regolati i tempi e le modalità di attuazione di programmi interdipendenti nel settore delle attività direttamente prodt1ttive ed in quello delle infrastrutture in rapporto alle capacità tecniche di esecuzione, e come i progetti singoli vengano collegati tra loro e alle cadenze temporali dei programmi economici nazionali, appare problen1a che condiziona la programmazione per progetti e che merita perciò un più attento esame. Bisogna in primo luogo, per non correre il rischio che tutto si riduca ad una questione nominalistica, che cioè le stesse cose vengano ribattezzate con nomi diversi, anche a costo di apparire ossessionato da preoccupazioni semantiche, chiarire che cosa si intende quando si parla di programmazione per progetti. Il progetto può infatti assumere significati diversi a seconda che esso viene inteso come un oggetto che si colloca nello spazio, cioè come un bene capitale capace di produrre servizi autonomamente o solta11to in combinazione con altri beni capitali. Oppure, secondo l'etimologia latina (pro-jacio ), come un disegno che mette in relazione un'azione nel prese11te con degli effetti futuri 2 • 1 Viene in questa categoria compreso anche il Piano di Coordinamento degli interventi nel Mezzogiorno, nel quale. l'aspetto territoriale appare essere soltanto una delle componenti e che perciò, come viene osservato, è in qualche misura un pleonastico doppione del programma economico. Del resto anche il « piano urbanistico nazionale» vagheggiato da certi ambienti vicini al ministero dei Lavori Pubblici è solo motivo di confusione se esso viene visto come un fatto distinto dal ragionamento unitario sulla consistenza e la formazione delle risorse ed il loro impiego nel periodo di tempo assunto a base della program1nazione. 2 Come dice brillantemente Bertrand de Jouvenel: « Progettare significa gettare qualche cosa nel futuro: che cosa si getta? La nostra immaginazione: essa è andata a collocarsi in un tempo che ancora non è, vi costruisce qualcosa: un signum, e questa costruzione ci attira, ci invita, esercita su di noi un'attrazione presente, di modo che l'avvenire immaginato determina azioni che lo precedono nel tempo e lo preparano razionalmente>:- (L'arte della congettura, trad. italiana, Firenze 1967, p. 44). 35 Bibl1òtecaginobian·co • -

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