Nord e Sud - anno XVIII - n. 133 - gennaio 1971

... • Sandro Petriccione aveva suscitato vivi contrasti, ma appare : oggi,· insieme a quelli che gli succedettero, non essere estraneo ai nuovi modi di affrontare i problemi della program1nazione che vengono proposti dal Ministero del Bilancio. La nota tesi del professor Saraceno è che il programma economico nazionale, per le sue caratteristiche di « messaggio », privo di un'adeguata strumentazione operativa e finalizzato al raggiungimentC? di obiettivi circoscritti ad un periodo di tempo stabilito (e che non va di solito oltre il quinquennio), non risponde alle esigenze di un'economia regolata. È certamente tenendo presente queste critiche - pur riaffermando le tesi del Progetto '80 - che il ministro Giolitti sostiene che « di fronte all'esperienza non soddisface11te del primo Piano quinquennale, si è fatta ormai strada in sede di Governo, oltre che tra gli esperti di problemi economici ed istituzionali, l'esigenza di passare da un'esperienza di programmazione che in larga misura è rimasta confinata, per un complesso di ragioni, in limiti di pura 'enunciazione ' caratterizzata dalla indicazione di i11dirizzi e di linee di intervento che spesso sono rimasti allo stato di semplici messaggi rivolti a soggetti non determinati, e una nuova fase di programmazione ' progettuale ', fondata sulla costruzione di un insieme di ' progetti operativi ' in tutti i grandi settori dell'intervento pubblico ... ». L'elemento nuovo del discorso appare l'idea di una programmazione « progettuale », cioè il passaggio ad un « nuovo modello di piano (programma per progetti) » che si fondi sulla attuazione di progetti sociali e di programmi di promozione (cioè tutti quelli relativi alla forn1azione di capitale fisso sociale ad attività direttamente proditttive, ~econdo la nota distinzione di· A. O. Hirschman adottata nel programma Pieraccini). Quando si passa alla definizione di categorie di progetti che dovrebbero caratterizzare il nuovo Programma Economico Nazionale, il ministro del Bilancio giunge a enumerare quattro classi diverse: 1) Progetti di preminente significato nazio11ale, e non richiedenti l'esercizio di poteri attivi regionali. Cioè i « programmi di promozione » nel settore industriale. 2) Progetti di significato nazionale e interregionale che configurano direttamente o coinvolgono indirettamente l'esercizio di poteri attivi regionali. Cioè progetti sociali interregionali o inter34 s· liotecaginobianco . .

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==