Progetti per la programmazione di Sandro Petriccione 111 .un discorso dinanzi alla Commissione Consultiva interregionale sulla programmazione economica, il ministro del Bilancio, Antonio Giolitti, ha esposto in maniera assai precisa i punti di vista del suo ministero su alcune questioni di metodo che investono i criteri attuativi della politica di programmazione quali si sono a11dati configurando in Italia durante il periodo dei governi di centro-sinistra, proponendone un mutamento radicale. I motivi che portano a formulare proposte di tale natura appaiono provenire da due diversi ordini di considerazioni, che, pur essendo di origine affatto diversa, concorrono a gettare dei dubbi sulla attuale validità della metodologia di politica economica fin· qui seguita, e spesso sostenuta con estrema decisione. Il ministro del Bilancio afferma nel suo discorso che il nostro paese si trova in una « fase di crisi ed insieme di svolta, una fase in .cui le forze politiche più responsabili, di governo e di opposizione, vanno interrogandosi sulle ragioni che hanno messo in crisi la politica delle riforme e della programmazione democratica e vanno prendendo gradualmente coscienza della via da seguire per rilanciare quella politica su basi nuove ... ». In altri termini, la mutata situazione politica, rendendo improponibile il « governo di legislatura » di cui si parlò nei primi anni del centro-sinistra, ha reso inattuabile la programmazione come si era finora intesa, e richiede oggi atteggiamenti diversi sia per quanto riguarda la finalità da perseguire, sia per ciò che concerne gli strumenti da impiegarsi. Se però non v'è dubbio che la mutata e non certo più facile situazione politica e sociale comporta un adattamento della pro~ grammazione ad esigenze che non si erano precedentemente manifestate, esiste pure una tendenza alla revisione dei metodi adottati che rivolge le sue critiche anche al periodo precedente la « fase di crisi ed insieme di svolta» 'di cui parla l'on. Giolitti. L'esponente più illustre di questa corrente di pensiero è il professor Saraceno, il cui articolo del novembre 1969 dal titolo assai significativo: Il Programma quinquennale non è forse uno strumento superato?, 33 Bibliotecaginobianco -
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