I Cattolici e comunisti Marx la Chiesa, come vedremo, si sarebbe necessariamente trovata a scontrarsi con la « alienazione », che riguardava la religione cattolica in quanto religione ( « oppio dei popoli ») 7 • . Peraltro l'avversione al capitalismo si lega radicalmente all'avversione allo spirito liberale; un'avversione,. quest'ultima, comprensibile se ci si pone dal punto di vista della teologia della Chiesa cattolica, il cui spirito di tolleranza non può includere la tolleranza dell'errore, perché la Chiesa è depositaria di una sua verità ( tolleranza· può esservi verso l'errante, ed è una conquista recente). Il pluralismo liberale si fonda su una logica completamente diversa: nessuno è depositario della verità. Poi c'è tutta la tradizione storica: la Chiesa cattolica si trova tradizionalmente più a suo agio, occorre riconoscerlo, di fronte a ideologie non problematiche, ed accusa ancora oggi lo spirito liberale di indifferentismo religioso. Pure, basta pensare all'ultimo Croce e alla sua « religione della libertà», per vedere quanto quest'accusa non abbia base. La storia passata della Chiesa ne condiziona il presente. La Chiesa è abituata da secoli (e il periodo che va dal 1850 al 1900, dominato essenzialmente da preoccupazioni italiane, può essere considerato, per il suo ristretto spazio, una parentesi) a guardare soprattutto ai grandi contrasti storici su scala mondiale (cioè nel mondo che conta e prevalenten1ente conterà) e a giocare in essi la propria conservazione e la propria espansione. Le epoche di Gregorio Magno, di Leone III, di Paolo V, di Urbano VIII, l'epoca delle grandi penetrazioni missionarie ( tra cui va ricordata, e non è un ricordo accidentale, la presenza dei gesuiti in Cina) sono ancora oggi punti di riferimento storico per la Chiesa cattolica: essa ama inserirsi nelle grandi lotte, nella prospettiva di una propria più ampia azione futura. Ora, l'unico grande confro11to che i cattolici sembrano vedere in questo momento è la contrapposizione tra paesi capitalisti e paesi in via di sviluppo, e in questa contrapposizione essi riconoscono soltanto due idee-forza; la propria, da un lato, e il socialismo marxista dall'altro, oscillando tra una impostazione concor- · renziale, che ha prevalso fino al Vaticano II (la « dottrina sociale della Chiesa ») e l'impostazione successiva, che punta sulla originalità e autonomia dei valori religiosi. 7 REINHAR'f SEEGER in Contributi teologici, Halle 1953, riassunto da HELMUT GOLLWITZER in La critica marxista della religione e della fede cristiana, Morcelliana, Brescia 1970, ricostruisce l'origine della similitudine di Marx contestandone l'originalità e facendone risalire l'origine a vari testi scritti nell'atmosfera idealistico· romantica del primo trentennio dell'800. 15 Bibl"òtecaginobia· co
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