Nord e Sud - anno XVIII - n. 133 - gennaio 1971

Renato Balbi blemi, di natura en1otiva e di natura sociale,: senza· ricorrere alla dro·ga; in altri termini, perché non veda nella droga il solo modo di superare i pro-pri conflitti interni. Ma quando il tentativo fallisce, che cosa si deve fare? In Inghilterra, lo Stato fornisce in questi casi al malato, cl1e controlla direttamente, il metadone, dati gli scarsi pericoli e la scarsa tossicità del farmaco. Questo sistema, invece, non viene seguito né negli Stati Uniti, né in Italia, in quanto si sostiene cl1e, adottando questa terapia, si finirebbe col legalizzare parzialmente l'uso degli stupefacenti; inoltre, sostituendo all'eroina o alla morfina il metadone, si determina nel malato l'assuefazione a quest'ulti1na sostanza, assuefazione cl1e spesso dura tutta la vita. Personalmente sono per la conclusione inglese. Anzitutto, va detto che lo Stato fornisce il metadone soltanto a quei soggetti che già debbono essere considerati irrecuperabili, per cui il seco,ndo argomento, quello della definitiva assuefazione al metado-ne, non regge; quanto al primo argomento, quello- della parziale legalizzazione dell'uso di stupefacenti, mi sembra di scarsa importanza di fronte ai gravi danni sociali che la somministrazione di metadone impedisce. Difatti il malato, no-n dovendo più procurarsi la droga con tutti i mezzi, non è più spinto a commettere azioni criminose; senza dire che i trafficanti hanno molto meno interesse a crearsi dei clienti quando sanno che saranno• costretti a cederli allo Stato e non potranno più sfruttarli. La so,n1ministrazione ai tossicomani di metadone da parte dello Stato, costituirebbe dunque anche una misura preventiva tutt'altro che trascurabile. E veniamo ora al secondo gruppo di droghe proibite: quello che comprende gli allucinogeni e la marijuana. Due so,no le differenze più significative tra i drogati da queste sostanze e i co·nst1matori di stupefacenti del primo gruppo, come l'eroina o la morfina. La prima differenza è questa : mentre i morfinomani e simili prendono il farmaco in solitudine, sono cioè tossicomani solitari, i const1matori di allt1cinogeni e di marijuana assumono la droga in compagnia. Seconda difierenza: lo psichismo di questi ultimi drogati non è alterato dall'uso co·ntinuativo della droga; è sufficiente ingerirne una dose massiccia, anche una volta sola, e si determinerà una modificazione dello p1 sichismo così come avviene nell'ubriachezza; e, come nell'ubriacatura, una volta passato l'effetto della sqstanza, la psiche ritorna normale. In terzo luogo, i drogati da queste sostanze cercano di fare proseliti, cercano di co11vincere i loro amici a far uso anch'essi della droga. Bisogna tener presente che le so,stanie di questo gruppo non l1anno indicazioni mediche; nessuno dunque può iniziarne l'uso per 124

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