Renato Balbi continuare ad ingerirle: per soddisfare questo· desiderio, il so,ggetto è pronto a ricorrere a qualsiasi mezzo, anche criminoso. Perciò queste sostanze, oltre che tossiche e quindi pericolose per l'individuo, sono anche pericolose per la società e sono pertanto proibite anche dalla legge italiana. Molti Autori chiamano droghe tutte quelle sostanze che, prese a scopo voluttuario, provocano una intossicazione cronica, cioè una to,ssicomania. Queste sostanze determinano una dipendenza psichica, cioè il soggetto è convinto che il suo benessere psicofisico dipenda dall'as- · sunzione, occasionale, ripetuta o continua, della droga. In secondo luogo esse provocano 11na intossicazione, acuta o cronica. L'intossicazione cronica è per lo più una conseguenza del fenomeno dell'assuefazione, cioè la dose del farmaco deve essere gradualmente aumentata perché il so,ggetto continui a ricavarne l'etletto psichico desiderato; le dosi che all'inizio erano efficaci non lo sono più; il drogato finisce per esigere e tollerare dosi elevatissime, a volta addirittura dosi che, per individui normali, sarebbero mortali. Ma la tolleranza da parte del cervello non è accompagnata dalla parallela tolleranza degli altri organi: perciò l'assuefazione porta all'intossicazione cronica. Le droghe che determinano l'assuefazione, provocano generalmente anche la dipendenza fisica, ossia il drogato deve continuare a prendere la droga perché una interruzione darebbe luogo a gravi disturbi fisici. In altre parole egli è schiavo della droga. Alcune di queste droghe non so110 pericolose per la società, ma solo per l'individuo: tra esse bisognerebbe annoverare anche l'alcool, che, pure essendo accettato dalla nostra società (in quanto favorirebbe la digestione, e, se usato con moderazione, non solo non è nocivo ma facilita i contatti interumani), può essere molto pericoloso. Lo stesso si può dire a proposito del tabacco, che, in soggetti predisposti, provoca una schiavitù alla sostanza. È vero, peraltro, che questa schiavitù non è assoluta, in quanto non si co,mmettono reati allo scopo di procurarsi una sigaretta, e l'intossicazione cronica da tabacco riguarda organi somatici (occhi, cuore, arterie), ma non cervello e psiche. Il tabacco è quindi pericoloso per l'individuo, ma non per la società; chi ft1ma 60 o più sigarette al giorno rischia la bronchite cronica o un cancro al polmo11e, ma non rischia di diventare, per questo suo vizio, un assassino. Vi sono poi i barbiturici e le amfetamine, che non sono pericolose se usate in caso di certe malattie, dietro prescrizione medica, ma posso-no diventarlo se prese in dosi massive o continuative o se manipolate. Prendere insieme alcool ed amfetamine, ad esempio, determina una grave alterazione della personalità, che non si verifica per l'ingestio·ne dell'una o 120 Bibliotecaginobi neo
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