Nord e Sud - anno XVIII - n. 133 - gennaio 1971

La « Cassa » dopo le Regioni per assicurare una base d,ecisionale unitaria, in cui la parte dirigente deve essere assunta dall'auto,rità po1litica nella sua espressio,ne -centrale e locale; la contropart,e deve essere rapp,resentata dalle imprese e dai sindacati, per costituire, in questo modo, una sede unitaria in cui sia possibile, attraverso il confronto· delle strategie, l'assunzione di un co~ mune impegno in direzione del riequilibrio. È solo a questo punto, dopo cioè che sono, stati risolti i pro,blemi della direzione politica dello sviluppo, che si posso,no affro,ntare i pro-- blemi di carattere gestionale operativo, del meccanismo riequilibratore. In effetti è questo il quadro in cui si deve porre oggi l'intervento straordinario e l'organismo fondamentale di questo intervento, la Cassa per il Mezzo,giomo. Non mi pare che ·possa configurarsi altro ruolo per la « Cassa » se non quello• di o,rgano tecnico· per lo svolgimento di azio,ni di sviluppo - non solo nel settore industriale ma anche in ,quello agricolo e turistico - aventi carattere strategico, volti al perseguimento degli obiettivi posti alla -direzio11e politica. Verso questa funzione spingono le caratteristiche originali dell'Istituto, la stia esperienza storica, la sua capacità operativa. Non è che manchino i problemi per un suo più organico collegamento con la politica di piano, né che si debbano trascurare le questioni nascenti dall'avvento dell'istituto regionale in tutto il Mezzogiorno. Ma si tratta di problemi e di questioni che possono essere facilmente risolti se affrontati con realismo al di fuori di contrapposizioni semplicistiche o di complicazioni astratte. La prima esigenza è quella di ribadire la posizione ojrig'inale ed originaria dell'Istituto: quella di organo per l'attuazione di pro,grammi di sviluppo. È ben vero che nelle vicende istituzionali ed organizzative della « Cassa» c'è stato sempre un certo ondeggiamento tra una concezione di ente esecuto,re di opere, ed una concezione di ente « autorità » per lo sviluppo dei territori meridionali. Ma in effetti né l'una né l'altra concezione è prevalsa non dico dal punto di vista ideale ed astratto ma proprio dal punto di vista storico. In effetti la « Cassa » non è mai stata né ente esecutore di o,pere, né una autorità p•er lo sviluppo del Mezzogiorno. È vero che pro1 prio ,pochi giorni fa la << Voce Rep•ubblicana » ha sostenuto l'opportunità di trasformare la « Cassa » in una so,rta di « authority » ma la pro,posta non solo sen1bra fuori dalla linea di sv~luppo· del nostro sistema politico-amministrativo, ma dalla stessa linea di sviluppo della « Cassa » medesima. Il tentativo più risoluto di o,perare in questa direzione fu in realtà compiuto con la legge del '65, ma questo tentativo è parzialmente abor115 Bibiiotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==