Nord e Sud - anno XVIII - n. 133 - gennaio 1971

• ... Giovanni Marongiu modo inso·pportabili. Ma al di là di tali asp·etti negativi, il fatto positi, 10, di cui non si può non tenere conto, è che con l'istituzione di una autorità politica a livello locale, il territorio tenderà ad assumere un peso politico di primaria i1nportanza. Oggi il territorio è in gran parte am.ministrato da co,mpetenze tecniche nell'ambito di scelte prevalentemente tecniche, sia pure variamente ispirate; ma nella realtà sociale co·ntemporanea, il territorio va assumendo un valore economico primario- non più subordinato, alla gestione delle combinazioni produtti,,e. Man mano 1 che si assumerà co•n-. sapevolezza di ciò, la gestione del territo·rio tenderà a diventare un fatto politico e non potrà più essere lasciata alle decisioni di gruppi di esperti senza investitura pubblica o ad assemblee pseudo rappresentative. È da presumere che la Regio,ne assumerà questo fatto politico e lo porterà co,n tutto il suo· peso nelle scelte che saranno operate in futuro, in funzione dello sviluppo economico. È chiaro come non si possa non concentrare nelle Regioni tutte le competenze pianificatorie sul territorio; ciò porterà necessariamente ad esautorare su questo terreno i co,nsorzi per le aree ed i nuclei industriali, i consorzi di bonifica, gli organismi che operano a livello dei comprensori turistici, per consentire che sia la stessa Regione a riorganizzare le sue co,mpetenze pianificatorie ed a ridistribuirle eventualmente entro un disegno più ordinato. ed armonico di quello attualmente vigente. Potrebbe essere, questa, l'occasione per scoprire tutta l'im•portanza del rapporto tra insediamenti produttivi ed i problemi dell'organizzazione urbana. Non solo i discorsi che si cominciano a fare sulla funzione delle aree metropolitane nel Mezzogiorno-, ma gli stessi discorsi relativi alla tutela dell'ambiente naturale, al controllo sociale nell'utilizzazione delle ri~orse, per arrivare fino ai problemi così attuali della casa e dei trasporti, sono tutti condizionati da una più lucida visione delle connessioni esistenti tra prodt1zione, o·rganizzazione sociale ed assetto territoriale. Tanto per esemplificare, prop·rio l'oscurarsi di tale visione ha portato al degradarsi dell'originaria concezione delle aree di sviluppo indu- ~triale, che partite come grandi aree attrezzate, finalizzate alla creazione di complessi tessuti urbani, si sono, via via ridotte agli attuali agglomerati nella linea delle vecchie zone industriali. La direzio,ne dello sviluppo industriale in funzio·rie del Mezzogiorno, appare in effetti un meccanismo complesso di cui la contrattazione, nel significato stretto del termine, è solo un ·momento. Attorno a questo momento, però, debbono organizzarsi le scelte settoriali e territoriali 114 Bibii•otecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==