r ·Ospedali in Campania t'altre faccende affaccendate, gli hanno rivolto uno sguardo frettoloso liquidandolo con giudizi superficiali (c'è stato solo un tentativo dei proff. Gava e De Michele che hanno redatto un contropiano, ma per la verità non hanno ottenuto molto successo). Le centrali sindacali, invece, lo hanno attentamente valutato e il loro giudizio è da intendersi sostanzialmente positivo soprattutto per quel che riguarda lo sforzo compiuto dagli esperti per superare i gravi squilibri territoriali nella organizzazione di una efficiente rete ospedaliera. l\lleno positivo, naturalmente, il giudizio sulla volontà politica a monte del piano; i sindacati chiedono che il disegno venga inserito in un completo sistema di sicurezza sociale e che vengano colmate le gravissime carenze di servizi. Molto interessante è la richiesta di un maggior approfo,ndimento in ordine ai problemi della struttura e della qualificazione del lavoro sanitario (medico e subalterno) della Regione che « pure è parte essenziale di un discorso di riassetto ospedaliero che assume l'obiettivo di un ribaltamento dell'attuale concentrazione nel capoluogo delle prestazioni più qualificate ». Le previsioni di spesa sono state divise in due capitoli: ·di completamento e di ampliamento. Trentasei miliardi per il p·rimo, dodici per il secondo con queste attribuzioni: Avellino 2 miliardi 480 milioni e 2 miliardi 500 milioni; Benevento 1 miliardo 830 milioni e 1 miliardo 500 milioni; Caserta 3 miliardi 420 milioni e 2 miliardi 650 milioni; Napoli 23 miliardi 335 milioni e 332 milioni; Salerno 5 miliardi 260 milioni e 5 miliardi 300 milioni. Nel rispetto della idea-guida del disegno, che è la diffusione del servizio ospedaliero nelle zone interne della regione, le opere nuove per Napoli sono state contenute in limiti addirittura insignificanti. Il passaggio alla fase esecutiva, però, è lento - si attende la Riforma - e le previsioni di finanziamento hanno già ricevuto un primo ridimensionamento. Si prevedeva, infatti, che per il biennio 1969-70 alla Campania sarebbe toccata la quinta parte della quota spettante alle regioni meridionali, cioè sedici o diciotto miliardi sui centosei disponibili per gli ospedali ed invece ne sono stati assegnati soltanto undici e mezzo. « Di contro - fanno notare con evidente disappunto gli autori de] Piano - al Policlinico di Napoli sono stati concessi i dieci miliardi richiesti sui ventisei a disposizione per questo settore ». Il Policlinico al Rione Alto: una scelta infelice. I dieci miliardi al Policlinico sono stati concessi sui fondi della legge ospedaliera che ·complessivamente prevede uno stanziamento di trenta miliardi pe1· la Ca~pania. Ora, senza yoler fare altre considera99 - ibliotecaginobianco
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