Nord e Sud - anno XVII - n. 132 - dicembre 1970

Michele Novielli almeno un'idea di quel che sta accadendo oggi nel Sud), non sono state le idee o ideolo,gie p·olitiche, le correnti o gli interventi o i movimenti maturati o esplosi della cultura, del pensiero, ma appena e semplicemente da una parte l'emigrazione europea e interna a livello economico e dall'altra la società dei consumi, dell'oggetto, della cosa tecnica a livello psicologico. Si passa, nello spazio di una cinquantina d'anni, nel Sud, •da un'emigrazione in cui il protagonista è l'uomo della pro,prietà, del mito della proprietà, ad un'altra in cui emerge e domina il personaggio del consumo, della mitologia del consumo. Ora collochiamo questo personaggio in una zona geografica ben precisata: la provincia barese. In parecchi paesi di questa provincia meridionale - cito, per quanto riguarda la mia diretta esperienza, Sannican·dro, Bitritto, Bitetto, Adelfia, Acquaviva delle Fonti, Palo del Colle, e potrei citarne altri - si possono stabilire le tipiche età dell'emigrazione meridionale: quella transoceanica e quella europea e interna; l'età del perso·naggio della proprietà che era legata ad una forma, ad un'idea quasi metafisica del possesso, quella del personaggio del co-nsumo cl1e è anch'essa una forma di possesso ma di un possesso immediato, convulso, quasi precario nel suo continuo, veloce ritmo di cambiamento e di novità, un possesso che rompe l'antico feticcio del risparmio che era culto e difesa nel contadino. Si passa, in questa zona, dalla proprietà posseduta alla cosa consumata; a livello del tempo (una no,zione fondamentale nel Su·d) si passa dall'immobilit~ alla relatività. Se voi girate per le strade di questi ·paesi della pro·vincia barese, incontrate, inco·nfon.dibili e così rappresentativi, due segni di questo· passaggio. Durante il periodo dell'emigrazione transoceanica, particolarmente negli Stati Uniti, spiccava la casa costruita: è dell'« americano», dicevano i co,ntadini, i paesani additandola. Oggi, nella stagione dell'esodo interno ed europeo, si distingue nettamente (come ieri il campanile, il palazzo del Municipio e la casa -del ricco 1 proprietario) il negozio degli elettrodomestici, il negozio degli oggetti meccanici, industriali, tecnologici, il « nuovo tempio » del consumo, di una nuova mitologia che è anche civiltà. In questi paesi orizzontali della provincia barese, situati quasi tutti nel retroterra, si rilevano i due aspetti di una contraddizione, di un paradosso: l'emigrazione che è alla base di un progresso ·(per gli ottimisti) e almeno di una trasformazione vistosa (per i più cauti) - altre cause, altri fattori quali l'industrializzazione o nuove· attività produttive non intervengono in tale processo, solo in una certa p·arte vi partecipa l'evoluzione nei sistemi di lavoro e di rendin1ento del prodotto agricolo - dunque, l'emigrazione è contemporaneamente movimento e . 88 Bibliotecaginobi~nco

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