Nord e Sud - anno XVII - n. 132 - dicembre 1970

I L' agricoltura e le Regioni di Ernesto Bassanelli • l. Agricoltura e 1nondo rurale. - Quando ancora si ragionava sui modi e sugli obiettivi di una politica agricola co-munitaria, qualcuno rilevò che si trattava di battere una strada molto lontana dalla mentalità della gente dei campi: « il contadino - osservò Hallstein, allora presidente della CEE - ha sempre cercato nelle sue vicinanze chi deve esercitare il potere per dare una maggiore stabilità alla sua esiste11za ». E se l'agricoltura europea ha potuto mantenere i caratteri che aveva acquisito prima della rivoluzione industriale, lo si deve alle politiche agricole nazionali, che hanno sempre cercato di conservare la « classe rurale » con misure protezionistiche, senza profondere tro·ppo impegno per migliorare la produttività del lavoro agricolo. Queste cose furono dette alla Conferenza agricola di Stresa, nell'estate del 1958, quando c'era da approvare il documento di base a cui si sarebbe poi ispirata la politica comunitaria per l'unificazione dei mercati agricoli e per 11n graduale miglioramento della struttura produttiva e sociale. Le osservazioni del prof. Hallstein possono aiutare a comprendere perché i nostri costituenti, dieci anni prima, avessero elencato l'agricoltura fra le materie, con una più accentuata caratterizzazione locale, da da affidare all'autonomia delle Regioni: come l'artigianato, il turismo, la navigazione interna, l'urbanistica, l'istruzione professionale, l'assistenza, la beneficenza. Ma la sensazione oggi diffusa che, arrivando con vent'anni di ritardo, l'ordinamento regionale rappresenti per l'agricoltura una soluzione anacronistica, sembrerebbe avvalorata dalla constatazione che, esaurito il periodo transitorio, la politica agricola comune ha già, di fatto, realizzato un ordinamento soprannazionale: quanto meno per l'organizzazione in comune dei mercati agricoli. Tuttavia, quella sensazione meriterebbe più valida conferma, se fosse possibile; perché, invece, il fatto nuovo a cui stiamo assistendo~ la scollatura dell'agricoltura, come realtà econo11ìica, t1~1 mondo rurale, come espressione :di una società contadina. Ci si viene rende~do co·nto che non è più tempo di produ 1 rre per produrre; e che occorro,no solo i prodotti che il mercato richiede. Già 65 Bibiiotecaginobianco

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