Piero Maria Lugli zioni nello spazio fisico con i relativi fenomeni di equilibrio nella sua fruizione e con punte massime di concentrazione nei quartieridormitorio, nei centri di affari e nelle zone industriali. La divisione tra lavoro ed abitazione comporta, del resto, altre gravi conseguenze: l'instabilità sociale; la scomparse)_ dei legami comunitari: la mancanza di privacy, di elasticità e di sufficiente ampiezza per la residenza proprio mentre questa viene ad identificarsi in gran misura con il tempo libero. È chiaro che i problemi creati da questa trasformazione culturale vanno considerati con molta responsabilità e possono essere affrontati solo mediante strumenti di controllo e di coordinamento del territorio allo scopo di rendere possibile la massima qualificazione ed integrazione delle varie componenti che ne fruiscono e in modo tale da evitare, in primo luogo, i pericoli della « ghettificazione » dello spazio e della comunità. L'esigenza di alloggiare convenientemente i nuclei familiari in formazione viene in gran parte soddisfatta dalle case di affitto e questo compito deve essere quello specifico dell'edilizia sociale e dell'intervento pubblico. . Da un altro punto di vista invece è sempre più evidente che il profondo disagio culturale, che si diffonde nel paese e che trova nelle diverse forme di contestazione le sue punte più incisive, è giustificato proprio dalla presa di coscienza e dal relativo rifiuto del meccanismo consumistico del sistema industriale e delle relative implicazioni sul modo di vivere e di abitare. Esaminando gli articoli presentati al concorso « / giornali dei giovani 1970 », sul tema: « Rapporti tra conservazione della natura e dell'ambiente umano e progresso scientifico e sociale » sono rimasto colpito da affermazioni, spesso ingenue e imprecise, ma certamente significative, dell'atteggiamento dei nostri ragazzi: « No, all'urbanistica ( !) che ferisce il paese! ». Ad un livello più avanzato è del resto sintomatico il rifiuto, manifestato da gran parte degli studenti di Architettura italiani, verso ogni forma di collaborazione culturale e il loro rifugio in atteggiamenti di tipica natura gestuale. Già negli Stati Uniti alcune punte avanzate sorte nelle contro- - università, quali la « Ecology Action East », affrontano il problema dell'Ecologia solo sul piano politico e sociale denunciando le cause della degradazione dell' environment, nella concentrazione del potere economico e politico derivata dall'eccessivo sfruttamento delle risorse materiali e umane e dal dipendente affermarsi della burocrazia e dell'autoritarismo. Contrapponendo l'ecosistema 11a58 Bibr otecaginobianco • •
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