I Giornale a JJiù voci carburi, di 11,0 di monossido di carbonio e di 0,9 per gli ossidi di azoto, mentre con il n·uovo apparecchio si sono registrate percentuali risp·ettivamente di 0,22, 7,4 e 0,41. La Du Pont afferma che « il costo non sarebbe p,roibitivo » ed ha messo a disposizione dei fabbricanti di auto,mobili il risultato delle sue ricerch·e. L' Anierican Gas Association ren·de noto che l'unione di due sistemi di comb·ustione su una stessa automobile, a gas l'uno ed a benzina l'altro, potrebbe ridurre del 90% l'inquinamento atmosferico per le componenti: il monoss~do di carb·onio, gli idrocarburi e gli ossidi di azo1 to. L'automobilista potrebbe p,assare dall'uno all'altro combu·stibile con facilità, usando il gas in città e la benzina sulle strade di grande comuni,cazione, con evidente miglioramento dell'aria nei centri urbani. L'/BM a sua volta ricorda la città di Pittsburgh di un tempo, quando il cielo era tanto offuscato dal ftrmo che a mezzogiorno era buio e chi vo,leva mantenere un'apparenza decorosa era costretto a « cambiare tre camicie al giorno». Poi si adottarono misure per impedire l'immissione nell'atmosfera dei fumi e delle ceneri degli alti forni e delle ciminiere. Oggi il cielo di Pittsburgh è limp1 ido, ma l'inquinamento invisibile resta. Per studiarlo e poi elimina:rilo sono state disposte stazioni con speciali apparecchiature· in sette punti diversi della città; fra non molto le stazioni saranno diciassette, tutte collegate ad un calcolatore elettronico, che registra ed analizza i rileva.menti effettuati automaticamente ogni cinque minuti dagli apparecchi. Si individueranno così non solo le sostanze nocive, ma anche la loro provenienza. In una specie di lettera al lettore il presi,dente di una compagnia petrolifera - la U.O.P. - dichiara apertamente: « ri.oi non possiamo aspettare dieci o venti anni per mettere fine all'inquinamento atmosferico prodotto dalle automobili. In due o tre anni potremo riavere l'aria che respiravamo quindici o venti anni or sono. Questo risultato potreb 1 be essere raggiunto installan.do apparecchi adatti su tutte le auto costruite p,rima del '68, che ancora oggi sono sulle st·rade Q·uesti apparecchi esistono e vengono attualmente applicati alla nuova produzione. Potremmo ridurre ancora l'inquinamento montando sulle auto marmitte con convertitori catalitici ed u'Sando benzina senza piombo~ Questo sistema richiede un periodo di tempo un po' più lungo, perché occorrono grandi quantità •dì benzina •senza piombo, con un alto grado di ottani, per tutte le macchine in circolazione. È un sistema, prosegue la U.O.P., che non altera la funzione del motore ed a lungo andare sarà per il consumatore la soluzione più economica. La legislazione attuale, vali·da solo per le nuove auto, prevede di ridurre di 120 miliardi di libb,re annue (circa 54 miliardi di Kg) l'inqttinamento dovuto alle auto: un quantitativo che non è nemmeno la metà del volume che noi immettiamo attualmente nell'atmosfera, mentre dopo il 1980, crescendo il numero delle auto, l'inquinamento aumenterà ancora. La crisi può essere affrontata solo trovando una soluzione che coordini l'azione di tutti: le com:pa:gnie petrolifere dovrebbero mettere in ven-dita benzi,na senza piombo e le in·dustrie automobilistiche dovrebbero adottare i mezzi 41 BibLiotecaginobianco
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