Giornale a più voci turistiche molto più estese e dinamiche, ben diverse da quelle d'élite e residenziali degli anni '30; e questo nuovo filone, assai eterogeneo sotto il profilo dell'estrazione sociale, trova uno sbocco natt1rale nei veloci vettori aerei. Inoltre la ripresa industriale, dando luogo ad una spietata competitività, accentua la divisione internazionale del lavoro e determina l'aI.largamento delle aree di commercio mon,diale. I trasporti marittimi continueranno a svolgere un ruolo decisivo nello svolgimento di q11este relazioni, ma risulteranno assolutamente superati per tutte quelle merci, le cui caratteristiche di deperibilità fisica o di mercato, necessiteranno di assoluta tempestività nel raggiungimento di mercati prima inaccessibili. Scrive Pierre George ne Il mondo .attuale, riferendosi appunto a questo intensificarsi dei raip1 porti nei quali il fattore velocità va imponendosi: « È solo quando l'elicottero e soprattutto l'aeroplano entrano in concorrenza con i mezzi di trasporto terrestri che, ten•uto conto del col,legamento tra aeroporti e centri urbani di partenza, i tempi di percorso si riducono da 4 a 1 in confronto al 1925 (ad esempio sulla linea Parigi-Lione). Ma confrontando i Jets con i più veloci transatlantici degli anni '30 - con il risparmio di trasbordo in caso di navigazione aerea - la traversata .t~ewYork - Genova richiede 11ntempo 12 volte inferiore. E si noti che le li11ee marittime dell'Atlantico Settentrionale erano allora le più rapide di tutto il m·ondo, mentre la velocità degli aerei ,di linea è oggi la stessa in tutti gli itinerari a grande distanza. Prima della Seconda Guerra Mon-diale, una nave impiegava circa tre settimane fra Rio 1 de Janeiro e Le Havre; la stessa di1 stanza viene oggi coperta con l'aereo in poco più di 12 ore, il rapporto è di 20 a 1. E non si tratta di prestazioni riservate esclusivamente al servizio postale o agli spostamenti di alte personalità politiche o della finanza, ma di servizi regolari di grande capacità (più di cento passeggeri per volta), e di un 11umero di voli adeguato alle variazioni stagionali del traffico ». Pertanto il trasporto marittimo, a causa delle insanabili crisi che investono larghissimi settori del traffico passeggeri e certi settori 1 del traffico merci (quelli ad elevato prezzo unitario, sui quali il costo del trasporto aereo ha un'incidenza percentuale minore) mira ad offrire nei confronti del mezzo aereo t1na convenienza economica adeguandosi progressivamente a tutte queste 1nodificazioni strutturali. L'offerta nor1 è più indiscriminata per passeggeri o merci, ma si differenzia a seconda del tipo di utente. Poiché gli utenti interco·ntinentali vanno esaurendosi, si potenziano i servizi crocieristici e turistici di media e breve portata; poiché alcuni tipi di merci trovano convenienza in più veloci sposta.menti, si accresce e si accentua l'offerta per le cosiddette « merci di massa», quali minerali, cereali, carbone, zucchero, fosfati, alluminio.· Ora, la flotta 1nercantile italiana, a differenza delle flotte di altri paesi, non riesce ad adeguarsi completamente alle 11uove esigenze del trasporto marittimo. Si succedono varie fasi: la ricostruzione, lo svilupp·o quantitativo, dal 1953 al 1958, lo svecchiamento della flotta; nel 1965 ha inizio ,la 35 Bib~iotecaginobianco
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