Italico Santoro informazioni tra i maggiori gruppi industriali nazionali, per promuovere sempre il potenziamento, qualche volta la concentrazione. C'è an.cora un'altra proposta operativa, più imn1ediata, che la Con1missione sembra intenzionata a for1nulare, con lo scopo di impedire che alcuni Stati continuino in quella caccia agli insediamenti americani che alla lunga non mancherebbe di procurare effetti negati,,i sia per le singole economie che per il processo di integrazione: istituire tra gli Stati membri procedure dettagliate per la concentrazione degli incentivi e della disciplina giuridica che regolano, in ciascun paese, gli investimenti esteri. Ed è su questo tema che l'Italia, il più interessato fra i paesi alla politica regionale e ad un maggiore equilibrio fra aree ricche e aree povere della Comunità, deve inserirsi per far valere alcune istanze che possono essere considerate obiettivamente prioritarie. * * * Come si è visto, l'Italia è, fra i paesi membri, quello che meno degli altri ha profittato degli insediainenti americani. Per di pi(1, · la presenza statunitense non si è configurata sempre come presenza di stati maggiori, di q.uadri dirigenti che operando a livelli elevati siano in grado di stimolare il ma·nagement nazionale: in molti casi gli investimenti delle filiali americane si so110 risolti nella creazione di impianti a loro volta dipendenti da apparati europei di società statunitensi, e mentre gli stati maggiori si fermavano, e continuano a fermarsi, a Bruxelles o a Parigi, verso la penisola si dirigono in prevalenza installazioni e stabilimenti che hanno i loro centri direzionali non al di là dell'Atlantico ma sul vecchio continente. Con il risultato che ai con1plessi insediati dagli investimenti americani in regioni industriali evolute, magari reclutando mano d'opera italiana., presumibilmente meridionale, si affiancano investimenti che, pur effettuati sul nostro territorio nazionale, e magari nel Mezzogiorno, non offrono - o offrono solo in parte - tutto quel contributo di centri direzionali, di tecniche manageriali, di avan.zati processi organizzativi, che discende dalla presenza di insediamenti stranieri e ne costituisce l'aspetto più significativo e stimolante. Una politica comune, una disciplina unitaria della materia, che utilizzi in buona parte gli investimenti esteri come uno dei fattori motori dello sviluppo e dalla qualificazione di regioni ancora arretrate dell'Europa comunitaria, può non solo contribuire all'assor30 Bibli:otecaginobiarico
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