Nord e Sud - anno XVII - n. 132 - dicembre 1970

La finanza disastrata si è fermati ovviamente alle previsioni aggiornate secondo i dati (aggiornati al giugno) della situazione di bilancio e del conto del Teso,ro pubblicati come supplemento straordinario alla Gazzetta Ufficiale, mentre per il 1971 ci si è limitati a porre le previsioni iniziali. In base alle risultanze suddette si è calcolata, ·poi, la percentuale di rigidità della gestione di cassa, sia rispetto alle previsioni definitive o aggiornate, sia rispetto agli accertamenti di entrata e agli impegni di spesa: tale percentuale è stata, infine, integrata dal tasso di accrescimento o di dispersione (percentuale in più o in meno) della gestione di cassa sulle previsioni definitive o aggiornate e sugli accertamenti e impegni. Analizzando, dunque, le risultanze della Tabella n. 1, si osserva anzitutto il singolare fenomeno che è appunto alla base dell'attuale svalutazione •del preventivo statale di competenza nel citato giudizio dei nostri parlamentari: infatti, lo Stato ·promette •di spendere in sede di preventivo assai più di quanto spenda concretamente in sede consuntiva, dando in tal modo un incremento alla gestione della competenza che non è poi rispettato da quella di cassa. Questo fenomeno può essere documentato in vari modi. Anzitutto lo si desume dall'andamento delle cifre assolute (in miliardi di lire correnti) negli ultimi tre anni, distinguendo l'andamento delle entrate da quello delle spese, perché per le prime, specie per quelle di parte corrente, si hanno generalmente accertamenti (e talvolta anche incassi) superiori alle previsioni, mentre per le seconde si verifica esattamente l'opposto (impegni e pagamenti inferiori alle previsioni). Tale fenomeno si osserva ancora meglio, tuttavia, se si ragiona in termini •di tasso di rigidità della gestione di cassa (incassi e pagamenti per competenza e residui) rispetto alle fasi contabili anteriori (previsioni definitive o aggiornate, accertamenti o impegni): se si calcola, cioè, la percentuale del dato di cassa su quello delle previsioni finali e degli accertamenti o impegni di bilancio. Tale calcolo, infatti, ci consente, da un lato, di vedere quanta parte delle previsio11i e degli accèrtamenti di entrata e quanta delle previsioni e degli impegni di spesa si realizza effettivamente negli incassi e nei pagamenti (fase di c~ssa) del bilancio statale; e, dall'altro, di stimare, in corrispo11denza le percentuali di dispersione delle previsioni e degli accertamenti o imp·egni di entrata e di spesa, che si realizzano concretamente nella fase della · cassa (dispersione positiva, cioè incremento, se la cassa registra dati superiori a quelli previsti o accertati; dispersione negativa, cioè decremento, se la. cassa registra dati inferiori alle previsioni o agli impegni). Si può, in tal modo, constatare che nel 1968, mentre gli incassi di parte corrente (per entrate tributarie ed extratributarie) rappresentavano il 100,8% delle previsioni definitive, con incremento su queste 107 ! Bibli ·tecaginobianco

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