I Che cosa sono i piani zonali per lo sviluppo dell'agricoltura Dovremo quindi vedere quali siano queste basi; ma intanto dobbiamo dire che prim·a che esse siano fondate non si p•uò parlare di piano zonale. E dobbiamo anche aggiungere, senza farci prendere -dallo•scetticismo per i ritardi e le difficoltà che fatalmente si incontreranno, e senza indulgere agli allusivi ammicchi che già ora si scambiano tra lo,ro i « benpensanti », che si tratta •di un'opera di non breve respiro. Il piano zo,nale non si realizza con una commessa agli esperti. Il contributo degli esperti manterrà indubbiamente tutto il proprio valore sul piano delle soluzioni tecniche da dare ai pro-blemi; ma l'individuazione di questi, la scelta delle priorità, l'adozione ·delle soluzioni non può competere ad altri che alle parti in causa e cioè alla comunità degli interessi esistenti in zona, da un lato, e ai poteri pubblici, dall'altro. I rapporti che tra queste due p·arti si devono instaurare sono, ap•punto, rap·porti di contrattazione, se si vuole giungere ad un impegno responsabilmente assunto. In questa luce, la contrattazione appare non soltanto come la manifestazione di una maturata volontà di agire secondo la visione .di una politica p-rogrammata ma come il modo stesso· di esprimersi di una società che ai comp·ortamenti connessi al paternalismo intende sostituire quelli della democrazia. Il piano zonale, a sua volta, appare co,me la foirmula in cui si esp·rimono in sede agricola le due esigenze della programmazione e della partecipazione; una formula che non tollera, quindi, atteggiamenti ispirati, dal lato della comunità agricola, a forme di autogoverno meramente contestatarie e, dal lato dei pubblici poteri, a modi di decisione corrivi alle pressioni degli interessi più forti e alle sollecitazio,ni degli eventi accidentali. Se il piano zonale dovesse risultare niente altro che un co·acervo di richieste, fra loro. contrastanti e di concessioni elargite per puro opportunismo, altro non si otterrebbe, legittimandolo, che il consolidamento degli alibi dietro ai quali si è tradizionalmente trincerato o·gni arbitrio. Per essere il modo nuovo con cui, nell'ordinamento regionale, si governa lo sviluppo delle cam.pagne, il piano zonale richiede, quindi, un'azione integr.ata, in cui confluiscano coordi11atamente gli impegni dei poteri pubblici e degli operatori sì da rendere produttive le risorse rese -disp,onibili dai primi e da non isterilire le iniziative assunte dai secondi. • 4. Le procedure del Progetto '80. Perché questo avvenga occorre che sia n1essa a punto 1 l'intera procedura delineata dal Progetto '80 nel ca•pitolo dedicato all'agrico,ltura. Secondo quanto indicato dal paragrafo 129 di t~le capitolo, l'azione del91 ·_Bìbl.· tecaginobianco
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