I Città e territorio si sono aggiunti nuovi tipi di attività e cioè, per esempio, équipes di traduttori esperti, itffici di consulenza per le i1nprese, uffici di studi economici, e così via,· di quelle attività clie son.o tipiche delle metropoli moderne. · Significativo è anc/1.e quanto avviene in altri campi della vita culturale: per esempio a Catania vengono pitbblicati due giornali quotidiani (« La Sicilia» e « Espresso Sera»), che lianno un'area di diffusione pu_ramente locale. Dite sono anche i quotidiani di Nancy: ma mentre n.ella città della Lorena vengono pubblicate ben quaranta riviste di diversa periodicità e specializzate in vari argo1nenti, a Catania ci risulta che le pubblicazioni periodiche sono soltanto due. E ancora, per quanto rigiLarda la 1nanifest azioni culturali, a Catania vi sono due teatri, uno dei quali noto sul piano nazionale, dotato di una compagnia che ha compiuto tournées anche all'estero; due sono pitre i teatri di Nancy, i quali però sono affiancati almeno da altri tre centri che, pur dedicand'osi prevalentemente all'attività didattica, promuovono spettacoli teatrali di1,ersi e manifestazioni a livello internazionale. Persino l'attrezzatura sportiva di Catania, che pztre ha ospitato recentemente i campionati italiani di nuoto, è inadegitata ad una città delle sue dimensioni: ci risulta infatti che a Nancy è possibile praticare ben ventisette tipi di sports; a Catania nove. lvl.algrado le lacune e i contrasti che caratterizzano la sua attrezzatura terziaria, tuttavia, Catania è in grado di risolvere i suoi problemi. Ci sembra anzi che si stia avviando a risolverli in maniera molto moderna, con lo stesso spirito di iniziativa che ha permesso lo sviluppo delle attività commerciali, industriali, tttristico-alberghiere e, sia pure in misura minore, industriali. Come dimostrano del resto le soluzioni cfze sono state adottate o sono ancora in fase di progetto per la ristrutturazone urbanistica del centro abitato. Come la maggior parte delle nostre città, infatti, Catania è cresciuta in modo molto disordinato: dalla fine del Seicento, la città si è sviluppata prevalentemente lungo i due ·assi costituiti dalla via Etnea e dalla via Vittorio Emanuele, procedendo da sud, cioè dall'antico centro, verso nord, verso le pendici dell'Etna, ed espandendosi contemporaneamente. verso il mare e, più di recente, verso ovest. A questa espansione dell'abitato, però, non ha corrisposto una redistribtlzione delle attività cosiddette « direzionali », che titttora gravitano intorno all'antico centro, incredibilmente congestionato, · creando gravi problemi di traffico e di deterioramento del tessu.to urbano. D'altro lato l'attuale disposizione interna della città non fa che aggravare la situazione: infatti i quartieri più qualificati, il qztartiere residenziale e quello _commerciale, si trovano 87 Bibi·ot~cag.inobianco
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