Nord e Sud - anno XVII - n. 131 - novembre 1970

Sara Esposito tropoli: scuole superiori, università, centri di $fudio. e cJ,iricerca, biblioteche, musei, teatri, attrezzature sportive e così via. Per questo motivo abbiamo pensato di confrontare l'attrezzatura di Catania con quella di una metropoli francese, Nancy, che abbiamo scelto perché, pur essendo molto diversa da Catania per diniensioni (circa 250.000 abitanti) e per struttura economica (Nancy è la metropoli della Lorena), viene considerata come la meno « attrezzata » fra le 1netropoli francesi, al « limite » cioè fra le metropoli regionali e le città che hanno funzioni di p,ortata meno ampia. Per quanto riguarda l'attrezzatura scolastica, per esempio, Catania possiede, è vero, tutta la gamma degli istititti medi superiori: dai licei classici e scientifici alle magistrali, dagli istituti tecnici e professionali di ogni genere ai licei artistici e musicali. V i è poi l'Università, un'università di antica tradizione, dotata di un'ampia gamma di insegnamenti. E fin qui si potrebbe dire « piena parità »: anzi, a voler essere pignoli, Nancy ha itn numero i11ef rio re di corsi di laurea. Ma intorno all'Università di Nancy gravitano numerosi centri di stz,1,dioe di ricerca: all'interno dell'università stessa vi sono. ben nove istituti, che svolgono contemporaneamente attività didattica e scientifica, ma non fanno parte di un corso di laurea determinato ( il Centro di studi europei, per esempio, l'Istituto di storia della siderurgia e così di seguito); a questi si aggiitngono altri dodici centri che si occupano esclusivamente di ricerca. Al di fuori dell'università altri otto istituti a livello universitario. A Catania i centri che gravita·no intorno àll'università sono poc11i: il Centro di vulcanologia del CNR, la Società di storia patria della Sicilia orientale, la Lega per le ricerche sui trapianti, la Società di diabetologia, l'Accademia di scienze naturali. Ma è tutto o quasi tutto. In altre parole la presenza dell'università n.on ha esercitato, almeno finora, un'azione stimolante nei confronti della vita culturale e scientifica della città; non ha provocato lo sviluppo di quella gamma di centri di ricerca, laboratori, scuole private a livello universitario, scuole specializzate, e così via, che costituiscono gli indici più evidenti della vitalità intellettuale e culturale di 1,1,nametropoli. Qitanto avviene o, meglio, quan.to non avviene nel campo della scuola e della scienza, si rifiette, se così si può dire, nel campo prof essionale e soprattutto in quello delle cosiddette professions de conseils, di quelle professioni, cioè, che hanno il compito di offrire alla loro clientela una competenza molto approfondita in tln settore specifico; a Catania, infatti, numerosi sono i professionisti clie rappresentano le specialità in cui si sono venute articolando nel corso degli anni le attività tradizionali, per esempio quelle giudiziarie o mediche; ma a queste non 86 BibJi9tecaginobianco

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