Sara Esposito 53.469 addetti, ·pari al 52,8% della popolazion~ attiva. Naturalmente, da solo, questo dato non significa molto, perché· se è vero che la funzione caratteristica di tutte le città, inerente alla loro n.atura di centri di relazione, consiste nell'offrire ai privati e alle imprese tutta la gamma dei servizi di cui hanno bisogno, è soprattutto in base alla qualità e alla varietà dei servizi di cui essa dispone che è possibile valutare il livello « metropolitano » di una città. Al giorno d'oggi i servizi clie costituiscono il settore terziario si sono moltiplicati e diversificati al punto da forrnare una gamma molto vasta di attività, che è impossibile consider.are per intero: tra le principali vi sono a1nn1inistrazione, finanza, co1nmercio, insegnamento, cz,1ltura, e così via, ma ognitna di queste si articola a sua volta in una serie di attività che spesso· raggiu11gono un alto grado di specializzazione e per ognuna delle quali bisognerebbe fare u11 discorso a parte. Per quanto ci riguarda, titttavia, è possibile trarre indicazioni ugualmente interessanti anche da un esan1e, sia pure grossolano, delle più irrzportanti attività di servizio. Cominciamo dal commercio, che per numero di addetti viene al primo posto: 16..149 addetti nel 1961, pari al 16,0% della popolazione attiva. Né questo meraviglia perché Catania è stata ed è tuttora soprattutto la capitale com1nerciale di itna delle più ricche regioni agricole della Sicilia. Ma il suo ruolo non si limita alla raccolta e alla distribuzione dei prodotti, soprattittto della fertile _ regione etnea. Scriveva Renée Rocl1efort, nel suo profilo di Catania, che la città « si considera a giusto diritto come l'emporio di tutta la Sicilia orientale e anche di buona parte della Sicilia n1eridionale e al tempo stesso contende a Messina la clientela delle contrade interne e meridionali della sua provincia »; e si riferiva non solo al commercio all'ingrosso, non solo cioè al fatto che i grossisti catanesi riforniscono una regione così ampia, nia anche al conzmercio· al minuto, soprattutto di mobili, apparecchi do1nestici, articoli sportivi e di abbiglia1nento. « Catania ha fama di vendere articoli di buona qu.alità e moderni » e ad essa si ricorre per gli acquisti piit impegnativi, magari di oggetti di lu.sso o di articoli rari. E quanto ampio sia il ruolo che la città svolge in questo campo è confermato da una recente ricerca sulle aree di attrazione con1merciale in Sicilia, in funzione, appz,1,nto, del commercio al minuto. Da questa indagine risulta chiara.mente che l'area di attrazione di Catania si estende ben oltre i confini della sua provincia. A ovest, penetra, infatti, nella provincia di Enna: Nicosia gravita interamente nell'« orbita» catanese e lo stesso capoluogo l1a nil1nerosi collegamenti giornalieri (treni e servizi di autobus) con Catania, benché in questa zona diventi già sensibile 84 Bibi9tecagi obianco
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