Nord e Sud - anno XVII - n. 131 - novembre 1970

Città e territorio fica necessaria perché una città possa garantire alla regione circostante un complesso di servizi specializzati, che vanno dalla gamma delle scuole a livello medio-superiore e universitario all'attrezzatura medica e ospedaliera, dagli spettacoli e dalle manifestazioni culturali più diverse ai commerci rari e di lusso. Orgogliosi della sua eco-nomia fiorente e soprattutto dello sviluppo dell'industria, i catanesi la chiamano la Milano del Sud. In realtà nel 1961 le persone occupate in. questo settore erano 39.496, pari al 39,2% della popolazione attiva: di queste 21.742 erano addette all'industria manifatturiera e 17.754 all'industria delle costruzioni. Un complesso di medie dimensioni, quindi, almeno per quanto rigiiarda il numero degli addetti; un complesso nell'ambito del quale la presenza di nu1nerose industrie legate alle risorse dell'agricoltura (soprattutto impianti per la lavorazion.e e la conservazione degli agrumi), del mare (pesce in conserva) e del sottosuolo ( raffinerie di zolfo) sta a ricordare quanta parte della sua fortuna questa città debba alla posizione geografica e soprattutto alla vicinanza dei fertili terreni vulcanici etnei e della Piana del Simeto. Accanto a questo, nel corso degli ultimi anni si è sviluppato u.11 altro settore, composto prevalentemente dall'industria nieccanica (profilati, carpenteria metallica, officine di riparazione e di manutenzione di veicoli di ogni tipo, affiancate da qualche impianto per la costruzione di macchine agricole), dall'industria chimica (soprattutto concimi, insetticidi agricoli, prodotti insomma legati all'agricoltura della regione circostante, o anche prodotti farmaceutici) e dall'industria elettronica ( rappresentata dalla ATES, che occupa più di mille addetti). D'altra parte, la crescente richiesta di alloggi e la necessità di eseguire alcuni importanti lavori di pubblico in.teresse, e in primo litogo l'aménagement della nuova zona i11dustriale a sud di Catania, nella piana del Simeto, e il rif acimetzto del vecchio quartiere di S. Berillo, hanno provocato l'espansione dell'attività edilizia e, indirettamente, di tutto un grup·po di attività industriali a questa collegate: l'inditstria del legno, per esempio, l'industria del cemento, del 1narmo, la. stessa inditstria meccanica e così di seguito. Un co1nplesso industriale estremamente vario, quindi, tanto eh.e Renée Rochefort lo ha detìnito una specie di « foire atlX échantillons »· per i tipi di attività presenti e per le dimensioni delle imprese, che vanno da quelle a livello artigianale a quelle che occupano alcune centinaia di pers_one. · Tuttavia le funzioni dell'agglomerazione catanese sono e ri1nangono prevalentemente di tipo ·terziario, come dimostra del resto anche la distribuzione della popolazione attiya: nel· 1961 il ~ettore terziario contava 83 ·_ Bibli ·ecaginobianco

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