Nord e Sud - anno XVII - n. 131 - novembre 1970

.. r Vittorio Barbati ed internazionali. Non lo è per le attività agr~cole, non lo è per le attività industriali e non lo è per le attività terziarie. Questo impone di considerare, come si è già detto, i va1i processi economici e sociali - è bene anche dire che no,n può esserci un vero progresso sociale senza un vero progresso economico, e che lo stesso vale se si invertono i termini - in una visione che sia, nello stesso tempo, unitaria ed articolata. E questo è il problema di fondo nel quale si inserisce la politica dell'assetto territoriale. Si è già a-ccennato ad alcune questioni importanti ·co·nnesse con le necessità del « rior-dinamento » territoriale. È ora il caso di considerare il modo in cui tali questio11i si saldano e si collegano in inscindibili rapporti di causa ed effetto. Nelle grandi linee, la politica del territo,rio può articolarsi nelle seguenti direttrici: a) difesa dell'ambiente naturale; b) difesa del patrimonio storico-artistico-archeolo,gico; e) «razionalizzazione» ,degli attuali sistemi urbani; d) « razionalizzazione » dei processi di insediamento, in vista dello sviluppo di sistemi metropolitani monocentrici e policentrici; e) riorganizzazione delle attività produttive dei va•ri settori, in rapporto alla politica degli insediamenti ed alle correnti di traffico,; f) svilup-po delle infrastrutture in ft1nzione di tutti gli elementi ai quali esse devono conferire un'adeguata organicità di sviluppo. Esistono, come si è già fatto notare, delle relazioni strettissime fra tali direttrici. La difesa dell'ambiente natt1rale non è solo un fatto che riguarda la conservazione di un im·portan,tissimo equilibrio, che l'o·pera dell't1omo ha co·mpromesso o rischia di comp,romettere (e certe calamità ,naturali, com'è ben noto, trovano almeno una concausa nell'alterazione di tale •equilibrio), ma è anche una questione ·so·ciale ed una questione economica: è una questione sociale, perché l'uomo deve trovare l'ambiente più adatto allo svilttppo della st1a personalità e no-n un ambiente· che lo comprima o lo soffochi; è una questione economica, perché l'uo,mo che lavora in un ambiente a lui favorevole rende di più. · C'è da aggiungere che la difesa dell'ambiente naturale ha anche un rilevante interesse turistico. E •che lo stesso vale per il patrimonio storico-artistico-archeologico, la cui conservazione deve risp·ondere, -da un lato, alla necessità di salvaguardare determinati valori e, da un altro lato, all'esigenza di rafforzare i motivi di attrazione che il nostro p•aese offre. · - D'altronde, entrambi questi fattori vanno collocati in un contesto 74 Bi li.otecaginobi neo •

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