Nord e Sud - anno XVII - n. 131 - novembre 1970

I Argomenti principio, e come purtroppo spesso si dimentica, essa sottintende difficoltà pratiche enormi. Consideriamo un po', tanto per fare un esempio, quello che avviene nelle nostre città. Nella maggior parte dei casi, queste non sono città nuove, sorte in seguito a scelte ed a piani organici, ma città che si s.ono svilup·pate attraverso processi plurisecolari, se no,n addirittura millenari, per poi subire, negli ultimi tempi, l'assalto impetuoso e caotico della nuova urbanizzazione. In molti casi, ci si trova in presenza di nuclei storici, che spesso costituiscono un patrimonio artistico e culturale di inestimabile valore, e di quartieri nuovi, sorti senza ordine, senza obiettivi precisi, al solo sco·po di alloggiare, spesso in enormi ed op·primenti casermoni i « nuo,vi venuti », provenienti dalle campagne vicine O·, in seguito alle migrazioni interne, da altre parti del territorio nazionale. All'origine di questo processo, che oggi, in p•arecchi casi, ha portato a vere e proprie situazioni critiche, o addirittura a situazioni di rottura, si possono individuare numerosi fattori: lo spopolamento delle campagne, soprattutto meridionali, dovuto ad un complesso di cause, fra le quali non ultima la carenza di una chiara politica del territorio; ii perdurante squilibrio fra Nord e Sud, che ha provocato e sta provocando, soprattutto nelle aree più industrializzate del settentrio•ne, gravi fenomeni di congestione; lo sviluppo della motorizzazione, che pone ogni giorno sempre di più in crisi le comunicazioni all'interno delle aree urbane; l'inadeguatezza delle strutture pubbliche, soprattutto di quelle locali, di fronte a fenomeni che esse, sia sotto il profilo giuridico, sia sotto il profilo finanziario e sia sotto il profilo tecnico-organizzativo, non erano e non sono preparate ad affrontare. Le conseguenze attuali sono davanti agli occhi di tutti: disordine estremo nei trasporti 11rbani, con conseguenti situazioni di crisi per le aziende del settore, municipalizzate o non; pauroso accrescimento dei costi pubblici per i servizi indispensabili ai nuovi processi di urbanizzazione (e ciò è ancora più grave se si considera che tali servizi devono essere predisposti ed assicurati da enti che si trovano in situazioni finanziarie estremamente critiche, che talvolta sono addirittura situazioni di « ·paralisi », e che il sostegno statale può essere assicurato· solo entro determinati limiti, perché anche lo Stato si trova di fro·nte a problemi finanziari gravissimi); difficoltà di localizzazione di nuovi impianti pro- ~uttivi, non solo in rap,porto a quelli che sono i proble1ni propri delle iniziative eco;nomiche, ma anche in rèlazione a quella che è molte volte, proprio per la crisi degli er;iti locali, la materiale impossibilità di predisporre i nuovi insediamenti. Tutti questi. eleraenti non costituiscono solt~nto dei fattori di disor69 i blio ·ecag i nobianco

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