Nord e Sud - anno XVII - n. 131 - novembre 1970

Girolamo Co-troneo taria che assumerà quelle funzioni culturali che per forza di cose la vecchia attuale Università ha dovuto (e più àncora dovrà) abbandonare per lasciare il posto all'istruzione e alla preparazione tecnica tout court. Tutto come prima, dunque, ma solo spostato rzel tempo e con l'aggiunta di un n.uovo e più grave pericolo: chi gestirà questi futuri « organismi ad hoc » che sostituiranno l'Università? Perché è chiaro che se tutto continuerà come in questi ultimi anni, se il declassamento dell'insegnamento universitario continuerà con lo stesso rit1no precipitoso che ha assunto da qualche tempo a questa parte, l'esigenza di nuovi organ.ismi che coprano il vuoto culturale seguìto alla fine dell'Università, diventerà sempre più pressante. Qualche tempo fa, su « Il Mondo », Tristano Codignola, uno dei personaggi politici che ha avuto più parte nelle vicende del nostro sistema scolastico, ha scritto che l'eventuale abolizione del valore legale del titolo di studio, creerebbe una serie di Università private gestite da grossi centri di potere (confessionale, economico, dei grandi partiti di governo o di opposizione) che si sostituirebbero così allo Stato. Ma poiché l'abolizione del valore del titolo di studio, se non legale, avverrà di fatto, ~ - e su questo per vie diverse praticamente concordano tutti coloro che hanno studiato questo problema - non sarebbe il caso di preoccuparsi di come riscfiia di essere occupato il vuoto lasciato dall'Università? Si dirà che questo è un problema di domani. Può anche essere. Tut-- , tavia, visto cfze il destino dell'Università come centro « culturale » apf pare ormai segnato, sarebbe grave sottovalutarlo; e forse sarebbe il caso I ; di affron.tare ancora, se è possibile, nell'ambito di un discorso un po' , · più serio sull'Università di quelli che finora sono stati fatti. Sarebbe infatti · estremamente grave sottovalutare quello che può significare un / crollo culturale per un paese, in quanto, come disse una volta J eff erson, ~ « se una gente si attende di essere ignoran.te e libera, si atterzde una I cosa che non è stata mai e mai non sarà ». 66 BitJrotecaginobianco • • GIROLAMO COTRONEO \ I I I

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