, Le idee del tempo matisme » e la necessità di « donner un peu d'existance et de consistance théorique à la philosophie marxistè », anche se il suo « pou~-marxisme », come quello, di molti altri che pure in Italia hanno intrapreso questo cammino, era assai raro, e comunque molto lontano dalla finezza con cui, forse per primo in questo secondo dopoguerra, Sartre aveva tentato di riscrivere in chiave moderna la filosofia marxiana. Se questo tentativo sia riitscito (o se possa rii-tscire), se cioè l'analisi di Marx del paleocapitalis1no manchesteriano sia ancora utilizzabile per « sztuare » il neocapitalisnzo conte1nporaneo, non è nostra intenzione disctltere, alnieno in questa nota: del resto proprio di recente presso Mondadori, u·n itrbanista, Roberto Guiducci, ha pubblicato un volume su qitesto argomento cui, 1nolto significativamente, ha dato per titolo Marx dopo Marx. E ancl1e se la sua idea della « dialettica» ci è parsa itn po' troppo sem.plificata, non si può no11 dargli atto di avere chiarito con argomenti probanti - e serizci,drasticamente opporgli le soluzioni neocapitaliste, nei confronti dellq quali Guiducci è pitre ·acutamente critico - di avere chiarito, dicevamo, l'impossibilità di utilizzare u11'analisi, qztale quella fatta a suo terrzpo da Marx, che a causa del « suo pragmatismo politico», richiedeva necessariamente « un'intensa / rielaborazione non appena i limiti, così restrittivi, del periodo in cui fu , formulata, .s. i fossero allargati ». . A1a, co1ne si diceva, non è tanto qu.ella « analisi », sulla cui validità ci sono state delle risposte storiche precise che ne han.no, se non giustificata, certa1nente compresa la legittimità, non è quella « analisi », dicevamo,· che ci interessa in. qitesto momento, quan.to invece il problema se il « metodo » cori cui è stata condotta quella stessa analisi, l'ispirazione di fondo che la sosteneva, sia altrettanto legittima oggi, se la sua validità metodologica non sia anch'essa strettamente legata a qitel momento storico preciso. La qitesiione potrebbe forse se1nbrare artificiosa e preludere a una distinzione fra « metodo » e « sistema », per cui Mar.,'tsubirebbe la sorte che egli stesso aveva efficacemente contribuito a fare subire al suo maestro-n.emico Giorgio Gitglielmo Federico Hegel. Del resto, proprio Sartre si era premurato di avvertire che « ~todi si -111,adificano [!_erchéven~ à lir ~no applicati ad aggetti uuovi », per cui tittta la questione potrebbe -sembrare appunto artificiosa; e da ciò si potrebbe trarre la consegi,enza che il marxistno o lo si acc·etta o lo si re~pi11ge in biacco (o lo si riscrive, come. ha creduto di potere fare J ean-Paul Sartre). Ma poiché il « discorso sul metodo » ritorna p.erennemente, come dimostra ancora il . recente dibattito fra M·at-trice Godelier e Lucien. Sève su marxismo e strutturalismo, nell'a1nbito della letteratura marxista; poiché esiste oggi 59 Bib iotec~ginobianco -
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