... " La scelta dell'Azipne Cattolica . .: . stesso prof. Bachelet nella sua relazione, quando, dopo aver notato « incertezze e diffidenze » verso l'A.C., si è preoccupato di assicurare che l'Associazione cercherà di « evitare di ingombrare diocesi e parrocchie di troppo pesanti strutture ». Inoltre, l'Assemblea nel documento conclusivo ha tenuto conto della nuova impostazione ecclesiale uscita dal Concilio per quanto riguarda la chiesa locale, venendo incontro alla preoccupazione che un'organizzazione centralizzata possa rappresentare uno strumento di pressione e di ingerenza _nelle diocesi. Così dopo aver affermato che « la vita unitaria dell'associazione si costruisce come strun1e11to della crescita cristiana, di profonda comunione nell'apporto pluralistico dei vari gruppi e articolazioni e di mediazione per l'inserimento nell'unica pastorale parrocchiale e diocesana », ha definito le funzioni degli organi nazionali. essenzialmente in rapporto ai compiti di collegamento tra le varie esperienze diocesane. Ma l'Assemblea non ha potuto nello stesso tempo non assicurare agli organi nazionali la capacità propositiva in merito ai problemi emergenti da quelle esperienze, che ,,uol dire in definitiva capacità propositiva su tutto l'insieme dei problemi che la Chiesa ha di fronte. SE c'È UNA CONC.LUSIONE. - Dopo aver sottolineato l'importanza dell'Assemblea, occorre dire eh.e l'A.C., se non vuole limitarsi ad urt compito di semplice « animazione», che non risolverebbe la sua crisi, si trova oggi da un lato a definire la propria « identità », dall'altro lato, proprio da questa definizione di una propria linea operativa, che nasce da una visione plt1ralistica degli apporti all'interno della Chiesa, può essere posta in difficoltà notevoli di partecipazione attiva alle uniche entità di con1t1nione che ecclesiologicamente alJbiano un valore, cioè le parrocchie e le diocesi. L'Assemblea ha dimostrato che la nuova vita democratica può mettere in movimento nuov~ energie all'interno dell'Associazione: i problemi di contenuto rimangono quasi tutti aperti. GIULIO PICCIOTTI 41 Bibliotecaginobianco •
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