Giulio Picciotti tipo non potranno non richiamare una nu~va riflessione dell'A.C.) ve 11e sono altri che investono i rapporti· dell'A.C. con la gerarchia: il Papa, la CEI, i singoli episcopati. L'A.C. E PAOLOVI. - Quando è stata data notizia, alcuni giorni dopo l'Assemblea, che il rinnovo del mandato presidenziale al prof. Bachelet era venuto da Paolo VI pi11ttosto che dalla CEI, come avrebbe voluto il nuovo Statuto, una parte della stampa ha parlato ..idi violazione statutaria. In verità da parte di Paolo VI, al momento dell'approvazione dello Statuto, con una lettera alla CEI mantenuta segreta, inviata insieme ad un'altra lettera ~nvece resa pubblica, aveva espresso il desiderio di procedere alla nomina del presidente anche per questo mandato, e negli ambienti della presidenza non c'erano state riserve in proposito. I""'acosa era stata resa nota ai delegati dell'Assemblea, e non vi erano state reazioni: sarebbe stata in fondo l'ultima volta e no_n c'era chi volesse opporsi su questo p11nto al Papa. Ma il problema che questo fatto solleva è di diverso ordine, ed investe la prassi della segretezza dei rapporti tra cattedra di Pietro, la CEI e i massimi organi dell'A.C., una prassi che viene a contrastare con la nuova fisionomia democratica dell'Associazione. Inoltre il discorso col quale Paolo VI ha salutato i delegati che gli rendevano visita dopo la chiusura dei lavori dà la misura di come la Gerar~hia sia stata sorpresa dai risultati assembleari e fosse impreparata ad accoglierli. Laddove l'Assemblea aveva alla ll1ce delle i1npostazioni conciliari impostato la propria azione in una visione pl11ralistica del mondo cattolico e di partecipazione paritaria dell'A.C. a lato delle altre associazioni, Paolo VI ha ribadito che « ciò che distingue l'A.C. dalle altre organizzazioni cattoliche è il rapporto speciale con la Gerarchia: non un ·sen1plice rapporto di comunione ... ma un rapporto, sia individuale che collettivo, di collaborazione... la qua.le, - ad un certo momento, quando la 11ostra azio11e apostolica deve svolgersi al di fuori del recinto ecclesiale, nel 1nondo, diverrà incarico, fiducia e autoresponsabilità ». ·Che ci fosse qualche difficoltà nell'A.C. a riton1are ali'« incarico », che è la negazione stessa del sentirsi Chiesa nel senso del Concilio, Paolo VI aveva forse avuto qualche sentore se più volte è tornato nel corso del discorso su questo tema rincuorando i de-· legati: « E non temete per l'efficienza della vostra, attività, del vostro apostolato, quasi che il suddetto peculiare rapporto con la 38 Bibli_otecaginobianco
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