Nord e Sud - anno XVII - n. 131 - novembre 1970

... Giulio Picciotti all'esterno una Assemblea che aveva toccél:to temi ben più vasti, e che investivano la ·natura dell'Associazione e il suo essere all'interno della Chiesa. Un pronunciamento sul divorzio è stato così evitato, con la formula che l'Assemblea approvando la relazione Bachelet approvava implicitamente anche il passo che in essa era dedicato all'argomento (la votazione per alzata di mano ha visto contraria una esigua minoranza). Nella sua relazione Bachelet aveva affermato che « l'associazione non ha come sito compito quello di fare specifiche scelte politiche, ma di formare le coscienze e fare costante riferimento ai principi... così, i11 questa vigilia di un dibattito (al Senato, n.d.r.) che dovrà decidere urza scelta di grande rilievo per la vita dellcl f a1niglia italiana chiediamo con forza, nel rispetto più grande delle convinzioni di ognitn.o, clze chi l1a la responsabilità di decidere consideri i valori che sono posti in gioco ... E questo richia1110 _ verrà per la coscienza di ciascun cittadino se tutti i cittad-ini saranno chiamati a pro11it11ciarsi si1,questa scelta » . .Ci_òsignificava chiaramente che l'A.C. non assumeva iniziative per il refere11dum, e che in qt1est'ultima e,,entualità avrebbe fatto appello alla coscienza di ciascun cittadino. Era assente dalle parole di· Bachelet qualsiasi spirito di crociata, e ciò in contrapposizione implicita con i gruppi oltranzisti cattolici, anche se, be11inteso, l'associazione non rinunciava, del t1-1tto legittimamente, ad esprimere una valutazione negativa sul divorzio e ad opporsi alla sua introduzione in Italia. In verità in larga parte del mondo cattolico si è passati da una opposizione pregiudizialisti~a ad una valutazione più interna alla proposta di legge, e non è raro sentire ancl1e voci autorevoli che condannano bensì la legge in discussione al Parlamento perché troppo estesa, troppo onnicomprensiva, ma riconoscono che, ad esempio, le difficoltà sarebbero minori se oggi invece della proposta Fortuna fosse in discussione quella pr<?posta di legge Sansone che i cattolici avversarono, e che era dedicata a pocl1i casi più clamorosidi rottura matrimoniale. E d'altra parte, c'è la coscienza in gran parte del mondo cattolico, come del resto in quello laico, che una « gtierra di religione » non gioverebbe a nessuno, e sopra_ttutto non gioverebbe alla de1nocrazia nel nostro paese. Ma come in tutte le guerre, una volta scoppiate, ciascuno va sulla linea del proprio -fronte, anche il inondo cattolico si troverebbe tutto b pressoché tutto in trincea. Ed è ·per questo che i Comitati ·Civici di Gedda hanno annunciato la raccolta delle firme necessarie per il referendum. L'atteg-giamento dell'A.C. è quindi 36 Bibli_otecaginobianco

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