.. Giulio Picciotti l'A.C., la più numerosa organizzazione del laicato cattolico, in ordine ai problemi della prospettiva religiosa. IL RUOLO. - La definizione del ruolo e della fisionomia dell'associazione è stato uno dei punti centrali del dibattito dell' Assemblea. « Troppo spesso nel passato - ha detto Gian Franco Maggi a non1e dei giovani - l' A.C. è stata accusata di non avere una propria ben definita fisionomia associativa. Ora non può rischiare di subire nuova1nente le stesse accuse, ripresentando (come ci pare succeda nelle linee programmatiche) proposte ed impegni che non sappiano uscire dalla genericità... Occorre avere proposte e progra1nmi precisi da presentare alla gerarchia, alle altre associazioni, a tutto il popolo cristiano. Occorre che facciamo sapere come crediamo debba essere quella Chiesa di citi siamo membri e come pensiamo si possa arrivare a edificarla così ». (Ma neppure i giovani, occorre dirlo~ hanno mostrato di aver raggiunto una capacità p;ropositiva nel loro sforzo di ricerca, soprattutto rivolta al rapporto col « secolo »: « Abbiamo un interesse profondo - ha detto Maggi - per la ri~erca,· da parte ·dell'uomo contemporaneo, di· forme di esistenza che sono in confiitto con quelle presentate dalla società del benessere. Questa confiittualità è propria dell'uomo d'oggi, e non è affatto estranea alla proposta cristiana »). IL PUNTO DI ARRIVO. - Queste considerazioni non devono però sminuire i punti di arrivo dell'Assemblea, che sono, dicevamo, di notevole rilievo. In primo luogo la affermazione della « finalità essenzialmente religiosa», che comporta « una doverosa distinzione di ambiti », politico e religioso. « Di fronte a talune di1,,ersità nel modo di interpretare la qualificazione religiosa dell'associazione - afferma il documento votato alla quasì unanimità - è ormai acquisito c1ze la scelta che l'A.C. ha fatto 11-onpuò significare che i suoi aderenti siano dis~mpegnati sul ·piano temporale: infatti in . nessun momento il cristiano cessa di essere un uomo inserito in una realtà storica, nella quale deve vivere la sua vocazione. D'altro canto la tensione cristiana verso l'amore itniversale può consentire di giungere ad una pluralità di scelte nelle singole situazioni storiche ». Le due facce dell'integralismo, quello temporalistico e quello spiritualistico, sono poste fuori gioco. Interessante può essere vedere le conclusioni raggiunte dai gruppi di lavoro, poi rielaborate nel documento conclusivo votato dall'Assemblea. In particolare, le conclusioni raggiunte dal gruppo 34 Bibli_ot cagi·nobianco .. \ I I f •
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