Nord e Sud - anno XVII - n. 131 - novembre 1970

, La scelta dell'Azione Cattolica per essere pronta ad un suo rinnovamento profondo ». « Se negli inizi dell'A.C. fit certamente presente il programma di difesa dei diritti della Santa Sede, fu poi costantemente presente anche l'altro programma di rinnovamento religioso » e nel corso della vicenda storica « sono state volta a volta accentuate le une o le altre finalità: spirituali, pastorali, sociali, o di azione temporale ». Dopo il '45, alla ripresa democratica nel nostro paese, si pose all'A.C. « la necessità di scelte più chiare per una sua collaborazione nell'impegno missionario del laicato italiano. La necessità di queste scelte provocò tensioni che tutti ricordian10 e crisi profonda nel decennio precedente il Concilio, tanto che il Concilio ha aiutato l'Azione Cattolica a ritrovare la sua funzione e il suo compito essenzialmente religioso e apostolico ». In tanta prudenza di discorso, dal quale purtuttavia, va detto, emerge un giudizio negativo del periodo geddiano, manca un riconosci1nento delle conseguenze per la Chiesa italiana di quelle linee che furono largamente a lungo vincitrici all'interno del mondo cattolico, e che solo un pontificato spiritualmente innovatore come quello di Giovanni XXIII e un avvenimento di così vasta portata come il Concilio riuscirono a mettere in minoranza. (Come pure è mancato un ricordo per i vinti e gli esuli di quelle battaglie che hanno un preciso significato nella storia dell'A.C.). · È infatti quel passato che pesa ancora oggi sulla Chiesa italiana. « Siamo tittti consapevoli della lentezza con cui si attua _:_ ha detto Bachelet - il rinnovamento conciliare nella vita delle nostre parroccliie, nelle nostre diocesi, 11ellavita di tutta la Chiesa ... Si pensi solo ai C'onsig-Zipastorali, di così lento e faticoso avvio ». Se si può concordare con il preside11te Bachelet che la Chiesa italiana de, 1e superare molti ostacoli 11ell'aggiornamento postconciliare, va pur detto che l'Azione Cattolica (sono le linee vincitrici che occorre fissare), nel pre-Concilio, ha rappresentato l'elemento di maggiore chiusura del cattolicesimo italiano verso « i tempi nuovi» che andavano maturando, come pure va rilevato che sono occorsi otto anni perché insegnamenti conciliari sciogliessero quel blocco di arretratezza e di sottosviluppo religioso e culturale che fece dell'A.C. uno strumento del reazionarismo politico e sociale con implicazioni non lievi sul livello di coscienza di estese 1nasse popolari, non solo all'interno ma soprattutto all'esterno dell' A.C. Ora, i ritardi delle Chiese locali n.ell'aggiornamento conciliare e la lentezza dell'A.C .. a riconoscere un suo IlllOVO ruolo possono avere motivazioni diverse o, piuttosto, esprimere una unica ori29 Bi·bUotecag i nobianco

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