Ennio Ceccarini die della tregua (esplicita nel « cessate il f~oco ». del 9 agosto '67), per cui oggi Jarring deve concludere la sua missione entro i tre mesi di tempo che la mozione gli concede, oppure può esservi - in una condizione militare modificata grazie alì'avanzamento dei 1nissili sovietici - l'immediata ripresa delle ostilità (e El Sadat, presidente egiziano, già parla esplicitamente in questo senso). E ancora: la considerazione che non si poteva infliggere ad Israele una sconfitta politica dopo che questo paese democratico av-eva rotto un governo di unità nazionale e mandato all'opposizione il Gahal, secondo partito del paese; la considerazione, cioè, che non si poteva esporre il governo di Golda Meir, composto di forze non « intransigenti », di quei « falchi » che tutta la stampa plaudente all'azione della Farnesina enfaticamente definisce il vero pericolo della situazione mediorientale e che poi, indirettamente, anche la nostra scervellata condotta diplomatica potrebbe aver contribuito a rafforzare nella polemica contro Eban, la Meir e Dayan. E infine, dopo tante evidenti constatazioni, una domanda: come si fa a favorire con la propria astensione un documento che si defi11isce non « atto ad avviare, come era desiderabile, le parti ad un rapido e fruttuoso negoziato » quando per di più è chiaro che la sua approvazione seppellirà l'alternativa, l'altro documento per cui pure ci si era battuti, definito anche post factum tale da garantire «perla sua provenienza da paesi rimasti sempre obbiettivi nel conflitto » maggiori garanzie di rilancio della missione Jarring? · Come si fa a non vedere la sconnessione totale di questo ragionamento e le sue pericolose conseguenze politiche? Se Israele e gli Stati Uniti avessero provato a far passare un documento come quello afroasiatico, volto a sviluppare solo i vantaggi del proprio punto di vista contenuti nella risoluzione 242, avremmo visto tutto l'ambiente coranico-conciliare sollevarsi nell'accusa di pazzia e di sfrenato bellicismo. Oggi dobbiamo invece sentirci dire - dal Ministero degli esteri - che un colpo simile,. riuscito agli arabi e ai sovietici, serve a rafforzare le posizioni dell'Occidente presso gli arabi, a non « alienarci » le loro simpatie. ·Concepita ed attuata semiclandestinamente, senza consultazioni di gabinetto o tra i partners della maggioranza di governo, l'astensione italiana all'ONU ha sollevato ugualmente una dura polemica i cui echi sono ben lungi dallo spegnersi anche se non produrranno effetti immediati sulla vita del governo ,Colombo. Salvatorelli, nell'articolo già citato, ha parlato sprezzantemente di poli14 Bibliotecaginobianco
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