I Storia stante, il Valletta dice che « alla fama delle lettere con,giunse 1~ pertinacia dell'Eresia ». Ancora più aspra è l'accusa contro l'ateismo di Spinoza: « Le scelleratezze dell'Hobbes fa11no,ricordarci d'un altro mostro di empietade Aristotelica, cioè a dire di Benedetto S,pinoza, Giudeo· •di nazione, ma di professione a teista... Co,stui, per non far cosa in·degna del Peripato, negò Dio e la sua Provvidenza, l'immortalità dell'anima, le rivelazioni, i Profeti, i Diavoli e l'Inferno. Non esservi altra vita, ei disse, che questa nostra mortale, senza veruria speranza di premio o tema di supp1icio do1po la morte. Esser per ciò lecito a clii che sia, di recare ad effetto quailunque desiderio si voglia; secondo lo, stato ·di Natura potere l'un'uo 1 mo rendersi Signore dell'altro, ed usar oigni violenza ed inganno: e ohe solamente a quello, che vien disposto 1 per legge dalla Città ciascuno viene obbligato di ubbidire; p,erché a lei spetta, dic'egli, di •determinare qual cosa sia giusta, o ingiusta, pia, od em.pia, secondo i sentimenti testé mer ...tovati, del medesimo Hob,bes (benché con altro metodo) e ·del Baro11 Herbert. On·d'è che furono ap,pellati costoro tutti e tre grandi impostori d·a Cristoforo Kortholt che ha com, posto un libro de tribus imposto,ribus magnis. Ei mi sembra perciò che avesse gran ragione di lagnarsi Gisberto Voezio, trattando· dell'ateismo che la sua genitrice Ollanda fosse divenuta un'Affrica di Liberaspro, in difesa di principi cristiani. tutte Je forme ateistiche della filo~ sofia « moderna». Per fare qui so,1tanto un cenno di alcuni punti, si può leggere per esempio, che l' « empissimo Baron Edoa,rdo Herbert Inglese nel suo lib,ro de Causis Errorum, pieno di errori, e di sofismi, e r.tell'altro della Verità, tutto inganni, e bugie ... non conobbe altro Dio che la Natura; onde fu egli sti1nato il Principe dei Naturalisti; negò l'llTImortalità dell'anima, co' principi di Arsitotele; e b·effossi di Mosè, de' Profeti e degli A.postali: in modo tale che desiderava, egli a guisa degli antichi Etnici, la cad11ta della Cristiana Religione» (p. CLI). Così è a•ttaccato Hobbes: « Simil vanezza e superbia d'ingegno si fu quella di Tommaso Hobbes, ugualmente inglese, e Naturalista, ora Peripatetico e ora Epicureo, a dire del P. Rapini, è, a dire vero, promotore dell'Ateismo; il quale sceglier1do ,da' Fi,Ioso1 fi Pagani tutto il peggiore ... lasciò i suoi libri pieni •di stranissime sciocchezze ... » (CLI). Soipra tutto all'Hobbes è rimp,ro,verato, e si •deve ricordare che p·er lui « non vi sia realmente né bene né male; ma così ap,pellarsi quando per legge egli venga così ordinato dal Principe e dalla Città, la dice essere il fonte della somma potestà anche in materia di Religione: ciò ch'è l'unico oggetto del suo empissllTio sistema di filosofia». ( CLII). Questa decisa negazione del principio p,rotestante che fa dipendere la re·ligione e la giustizia dallo Stato sarà il p·erno di tutta la fil~sofia giuri,dica napoletana dal Valletta a Gravina a Vico. Del Casaub·uono che era .un sostenitore dello stesso principio prote- . tini »~ (Op. cit., p. CLII-CLIII). Bibliotecaginobianco Il passo sembra molto importar1te perché chiarisce l'o·pposizione non solo all'immanentismo e al natura123
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