I STORIA I novatori napoletani del Seicento di Antonio Sarubbi Negli ultimi decenni - ma già parte del lavoro era stato compiuto in studi e libri di Raffaele Cotugno, di G. Maugain, di Nino Cortese, di Fausto Nicolini, di Louis Berthé de Besaucèle, di Carrn·elo Ottaviano - si è svolto un importarite lavoro rivolto a mettere i1 n lu·ce il vigore, la vastità e la vivacità del movimento intellettuale a Napoli fra il Seicento e il Settecento. Si è chiarito sempre di più -- ma questa era già la tesi del Cotugno - che Vico non fu un isolato nella cultura napoletana, ma ne fu un momento conclusivo ·anche se profon,damente ir.i:novatore. Nel volume di Nicola Badaloni, Introduzione a G. B. Vico, che è un poco all'origi·ne di un nuovo, più approfondito interesse, si sono poste in luce le tendenze decisamente laiche, l'accoglimento del p·ensiero di Locke, · Cartesio, e Gassendi, l'interesse scientifico, che porta ad accomun,are i nomi e l'opera di Cartesio e di Galileo. Si sono mostrate le notevoli aperture moderne della scienza napoletana dal Cornelio al Di Capua, al Borrelli. Salvo Mastellone ha messo in luce gli interessi civili, la lotta antifeudale e anticuriale che sotiten.dono tutto il movimento culturale e gli intensi scamibli tecaginobianco ' bi cori la cultura d'oltralpe che ebbero luogo attraverso il Magliabechi, il benemerito fornitore di libri dall'Olanda, dall'Inghilterra, dalla Francia. Biagio De Giovanni ha studiato la lotta antibaronale e anticuri,ale che si sviluppa sulla base del diritto naturale e della nuova cultura, ad opera dei giuristi napoletani. In capitoli importanti della sua Storia della Filosofia italiana, Garin ha chiarito questi sviluppi che vanno dalla filosofia del Rinascimento fino a Giannone e Vico. In effetti, la filosofia di Telesio, di Bruno, di Campanella è b,en presente nella cultura napoletana del Seicer1to. Un dialogo dei Progimnasmata physica del Corr.ielio ha per p,rotagonista il Bruno e questi vi pronunzia una fervida apologia della moderna filosofia contro quella ,passata. La presenza della filosofia cartesiana e gassen,diana a Napoli, oltre che nei citati studi di Maugain, dell'Ottaviano, del Corsano, del Cortese (cfr. Cultura e politica a Napoli dal Cinquecento al Settecento, Napoli, 1965, che .raccoglie precedenti saggi del- !' autore), del Nicolini (Sulla vita letteraria e religiosa napoletana alla fine del Seicento - Atti della R. Ace. di Scie~e morali e politiche, 1928. 121
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