r, I Le regioni periferiche europee nello spazio, sia tra le stesse unità periferiche, sia tra queste e quelle esterne. L'integrazio•ne produttiva a scala locale deve essere pertanto co·ncepita anche in ambiti più estesi, al fine di ottenere sistemi di relazioni economiche a diverse scale territoriali. Questo· indirizzo riguarda i beni _ed i servizi utilizzati nelle varie fasi di lavorazione, il co-mplesso dei prodotti strumentali e finiti, importati od esportati. L'orientarnento dei trasporti e delle comunicazioni. Le co,ndizioni di marginalità eco1 nomica de1le aree periferiche possono essere modificate solo entro limiti ristretti da consueti criteri di « razionalizzazione » delle reti di trasporto. Indubbiamente, la riduzione delle distanze fisiche e virtuali, per mezzo delle lunghe percorrenze autostradali e ferroviarie, co-nsente l'aumento dei flussi di traffico nazionale ed internazionale e l'inserimento delle aree periferiche in direttrici di ampio raggio. Tuttavia, è possibile constatare che la creazione di nuo-ve autostrade, l'ammoderr1amento della rete ferroviaria, nonché l'espansione del traffico aereo e portuale, non sono di p·er sé atti a suscitare lo svilup·po economico 1 del territo 1 rio im-- mediatamente interessato; anzi può accadere che, in una situazione di sottosvilup·po economico, un percorso più efficiente accentui il depaup,eramento dell'area attraversata, dal momento che vengono a realizzarsi più favorevoli condizioni od incentivi all'esodo della popolazio•ne. · La maggiore efficienza delle reti di trasporto deve dunque consistere, non nella realizzazione -di puri collegamenti rispetto ai poli produttivi esistenti nell'ambito nazionale ed internazionale, ma in una operazione volta ad un nuovo e generale assetto territoriale. In questo· modo, le infrastrutture di trasporto - unitamente alle fonti di energia - diverrebbero i vettori principali del riassetto del territorio. Il sistema delle infrastrutture di trasporto assolverebbe, pertanto, a diverse e complesse funzioni : quella di promuovere le relazioni delle persone e i flussi delle merci tra le diverse parti del territo,rio, ponendoli altresì in connessione con gli sboçchi verso l'estero; quella di indurre la valorizzazione differenziale -e specializzata - al maggior livello possibile - di aree dotate di sufficiente suscettività pro,duttiva e residenziale; quella di sosten 1ere, conferendo priorità temporali agli interventi o,perativi: una politica di controllo delle tendenze spontanee e di progressivo riequilibramento territoriale dell'economia a scala nazicnale ed internazionale. In particolare, si perseguirebbe da un lato il decongestionamento delle aree in cui i fenomeni -di insediamento di popolazione e attività pro•duttive hanno é1-cquistato, o stanno acquistando, gradi eccessivi; 111 :-Bibliotecaginobianco
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