Nord e Sud - anno XVII - n. 131 - novembre 1970

Le regioni periferiche europee volte superiore a quello dell'auI!}ento della produttività e della pro,duzione; questi fenomeni, pur potendo provocare distorsioni nei rapporti quantitativi e qualitativi tra consumo, risparmio, ed investimento, rompono. l'antico isolamento delle aree in argomento, contribuendo· fo,rtemente alla lo,ro vitalità econo.mica e sociale. Le precedenti co,nsiderazioni non devono tuttavia indurre a congetturare processi di sviluppo· produttivo automatici; in realtà, i nuovi fattori so,praindicati rappresentano soltanto alcune condizio,ni, i cui effetti debbono essere concepiti in termini di « geografia volontaria », cioè di intenti pro-grammatici. Ad esempio, la realizzazione e la dislocazione •decentrata di nuovi impianti industriali di base saranno, in concreto, condizionate anche dai limiti in cui verranno ulteriormente perseguite -politiche di protezion·e e di rinnovamento delle unità produttive insediate nell'area lo,taringica, oltre che dal grado di espansione quantitativo del mercato internazionale dei prodotti, in particolare dell'acciaio. Le esigenze di sp·ecializzazio·ne e di competitività internazionale dei singo,li principali porti, ' che tendono, ad asso 1 rbire correnti di traffico, potrebbero· aver conseguenze pratiche negative per molte aree marittime periferiche, qualora non fossero verificate alla luce della necessità di una ge11erale organizzazione portuale, articolata ed integrata a scala europea; evidentemente que~ta verifica do.vrebbe tenere conto anche delle funzioni delle reti interne di trasporto, dei fattori tecnici (quali il pro1 gressivo aumento della stazza delle navi e la diversità dei fondali marini), dei costi comparati degli interventi infrastrutturali. Soprattutto i collegamenti del traffico marittimo con quello 1 via terra, per mezzo di «con-dotte» o di « contenitori », potrebbero avere per le aree periferich•e risultati positivi, oppure in definitiva negativi, a seconda de1la potenzialità e della configurazione •delle reti interne di trasporto che verranno realizzate. In sp-ecie, il trasp·orto per co·ndotte del petrolio e del gas naturale, .dai baricentri portuali, potrebbe essere convogliato verso le aree continentali che pure hanno raggiunto· un alto grado di sviluppo industriale ed urbano, dati i costi relativamente bassi del trasporto stesso, in gran-di quantitativi. Questo processo, in parte già avvenuto, potrebbe pertanto, indurre direttamente od indirettamente un ulteriore accentram·ento territoriale ,delle attività produttive, dannoso anche per le condizioni naturali e civili dell'ambiente interessato; esso si sostitµirebbe, cioè, ad ·una prevalen.te utilizzazione delle nuove risorse energetiche nell'ambito di .aree periferiche, le quali diverrebbero meri luoghi marittimi di inoltro, restando eco,nomicamente sottosviluppate. ,.. 107 Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==